...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Giulia

Giulia è oggi una splendida cavalla, forte e aggraziata, ma quando arrivò al nostro Centro di recupero, nel 2008, era pelle e ossa. Fu il nostro primo sequestro per maltrattamento e restammo abbastanza scioccati alla vista di animali ridotti in quelle condizioni. Il proprietario teneva lei e altri animali in un minuscolo terreno senza riparo e senza cibo e acqua a sufficienza. Ormai le condizioni erano al limite della sopravvivenza. Nel caso di Giulia, la visita veterinaria rivelò anche la presenza di un corpo estraneo in una gamba posteriore, che richiese un intervento chirurgico e un lungo periodo di cura. La sua è una storia a lieto fine: lei oggi sta bene ed è entrata nella sua anzianità. Conserva però ancora un brutto segno di quel periodo di sofferenza: il ticchio d’appoggio, una stereotipia che si sviluppa negli animali costretti a condizioni di vita innaturali e che purtroppo si portano dietro tutta la vita, anche se non comporta conseguenze né problemi fisici.