(5 ottobre 2013)

Mentre l’operazione Colleferro è ancora in corso, con alcuni cavalli da sequestrare e tanti ancora da affidare, un team dell’Italian Horse Protection ha fatto un primo giro di visite ai cavalli sequestrati nei mesi scorsi ed affidati in custodia a privati cittadini (vedi articoli in fondo alla pagina).

In quattro giorni, dal 26 al 29 settembre, abbiamo percorso quasi 2.000 chilometri, arrivando fino alla provincia di Campobasso al sud, e fino alla provincia di Mantova a nord.
Abbiamo visto solo una parte degli animali, quelli affidati nelle regioni più lontane, mentre stiamo programmando le visite a quelli assegnati nelle regioni centrali.
E’ stata un’emozione particolare rivedere felici e in forma, a distanza di mesi, gli stessi animali denutriti, feriti e impauriti che incontrammo durante le fasi cruciali del sequestro (vedi galleria fotografica).

Tante storie a lieto fine, che in qualche misura attenuano la sofferenza per i tanti animali morti di stenti, per mano di un allevatore senza scrupoli.
Come Dakota, che adesso vive a Termoli insieme a Kenia e che ha visto morire il suo puledro tra le nostre braccia, ad aprile all’inizio della seconda fase, mentre tentavamo di salvarlo con una terapia d’urgenza sul campo, dopo averlo trovato a terra senza più forze.

 
Oppure Eywa, che ha partorito a marzo, poco dopo essere stata messa in salvo: adesso lei e il suo Cedric vivono in un fantastico posto in provincia di Isernia.





E poi Sonador e D’Artagnan, due puledri sequestrati nella prima fase a gennaio e affidati finalmente a giugno, che vivono in branco con altri cavalli e pony, all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo.
       
Sonador e D’Artagnan oggi (a sinistra) e al momento del sequestro (al centro e a destra)





Waira e Niabi, altre due puledre, condividono un enorme terreno con nuovi amici, ad Assisi: un cavallo, un’asina e tante pecore, galline e cagnolini.



A Urbania vivono le ponette Flicka e Priscilla, madre e figlia, accudite amorevolmente da due bimbi che le adorano.










E’ a Città di Castello uno dei momenti più speciali di questo viaggio: rivediamo Maya, la cavalla baia che abbiamo fatto operare a Perugia al piede posteriore destro circa cinque mesi fa, dopo averla trovata in bruttissime condizioni. La cavalla risultava rubata ma la proprietaria, una volta rintracciata, se ne disinteressò. Maya e Bruno, suo compagno di sventura nelle prime fasi del sequestro, sono adesso in ottime mani e in felice compagnia di tanti altri animali di specie diverse.
  

Il nostro viaggio si conclude al nord, con due visite nella provincia di Mantova: la pony Sandy con la sua puledrina Molly, nata qui, in maggio, dopo l’affidamento della mamma; e Dakota, una giovane cavalla di quattro anni estremamente debilitata al tempo del sequestro, che adesso è felice assieme al suo gigantesco amico Cookies!
   

 

Infine, Nikita e Fiorella, mamma e figlia, in compagnia di asini, pecore e caprette a Reggio Emilia, dove finisce questo impegnativo e gratificante tour.







Come dicevamo, l’operazione Colleferro non è ancora terminata: nelle prossime settimane saremo ancora impegnati a sequestrare ed affidare gli ultimi cavalli, a procedere con la corposa denuncia nei confronti del maltrattatore ed a fare in modo che questi smetta definitivamente di acquisire altri animali (abbiamo ricevuto altre segnalazioni anche di recente).
E poi, seguire anche in futuro gli oltre 130 equini dati in affidamento a privati non sarà cosa semplice: molti di loro hanno bisogno di supporto, sia veterinario che comportamentale.
Continua a sostenerci: il tuo aiuto è stato vitale per questi animali strappati alla morte e sarà preziosissimo in futuro!