...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Cavallo muore in incidente stradale

17/12/2020

Sembra un titolo sbagliato, ma purtroppo non lo è: il nostro Codice della Strada consente ancora oggi la circolazione su strade urbane ed extraurbane dei veicoli a trazione animale.

Quanto accaduto ieri tra le province di Napoli e di Caserta ne è una diretta conseguenza: una macchina ha tamponato un calesse che si è staccato dal cavallo. Quest’ultimo, spaventato, ha iniziato a correre all’impazzata, urtando altri veicoli e andandosi poi a schiantare contro una macchina che giungeva in direzione opposta. Il cavallo è morto poco dopo, mentre la persona al volante dell’auto è uscita miracolosamente illesa. Ricoverato in ospedale il ragazzo alla guida del sulky.

Dalla cronaca locale si evince più precisamente che l’incidente è avvenuto su una strada provinciale, che è successo nel tardo pomeriggio (e quindi già col buio) e che non si trattava di un calesse bensì di un sulky, ovvero il carretto a due ruote usato nelle competizioni di trotto in ippodromo.

Ecco l’aberrazione dell’attuale codice della strada, consentire non solo la circolazione su strade urbane di carrozze, fenomeno tanto anacronistico quanto pericoloso, ma anche di sulky: in questi casi si tratta spesso di veri e propri allenamenti di cavalli destinati a correre in ippodromo o nelle corse clandestine. Tutti lo sanno ma non possono intervenire: la loro circolazione sulle strade è consentita, come detto sopra, purché non si tratti di gara tra due o più cavalli. Una delle tante norme da cambiare nel nostro ordinamento.

In ogni caso, scriveremo alle autorità per chiedere se siano state fatte verifiche sull'iscrizione all'anagrafe del cavallo e sul sulky: se aveva le luci (essendo buio) e gli sistemi di sicurezza previsti dal Codice.

 

FOTO: EDIZIONE CASERTA

 

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