...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Botticelle: cavalli vittime di un sistema confuso. L’appello di IHP ai turisti

06/07/2019

Annullato dal TAR il divieto di Roma Capitale alla circolazione delle botticelle con caldo torrido
Cavalli vittime di un sistema confuso e contraddittorio.

L’appello di IHP ai turisti: non finanziate il maltrattamento dei cavalli.


In questa estate torrida, i cavalli italiani che devono trainare carrozze per le strade dei centri storici sono vittime del caos istituzionale e legislativo, che finisce per tutelare i diritti di chi li sfrutta a spese del benessere degli animali. IHP Italian Horse Protection Onlus lancia un appello ai turisti: “Se siete in visita a Roma o in altri centri storici d’Italia non utilizzate i mezzi trainati dai cavalli: non garantiscono il benessere degli animali impiegati”.

Insomma, quando si parla di tutela dei cavalli, gli interessi di chi li sfrutta pesano ancora troppo e il quadro è, come al solito, confuso.
Ricapitolando:

Per il Ministero della Salute, in accordo con le norme della Comunità Europea, i cavalli non devono essere trasportati su strada con temperature superiori ai 30 gradi, ma possono tranquillamente trainare carrozze e turisti a spasso per le nostre cocenti città: non si capisce quale sia la logica o, più probabilmente, quale sia il timore di toccare i vetturini anche solo con un parere istituzionale, probabilmente non vincolante ma che avrebbe la sua autorevolezza.

Per il codice della strada, alle soglie del 2020 le carrozze trainate dai cavalli sono ancora considerate un mezzo di trasporto al pari degli autoveicoli. Il Ministero competente sa bene che mantenere questa collocazione non ha nulla a che vedere col trasporto vero e proprio, quello di una volta, ma finisce per agevolare solamente i vetturini e chi allena i cavalli col sulky per le corse ippiche di trotto…

Per il Comune di Roma Capitale le botticelle sono da abolire, ma l’Amministrazione non è (ancora) riuscita a far approvare la bozza di regolamento che potrebbe mettere fine a questo sfruttamento.

Per il TAR del Lazio i cavalli non hanno alcun problema a stare attaccati a una carrozza tutto il giorno anche con temperature ben al di sopra dei 30 gradi. E se ce l’hanno, è sempre più importante l’interesse dei vetturini a sfruttarli.

Per il codice penale è vietato, per crudeltà o senza necessità, sottoporre un animale a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche. Eppure non si riesce a smuovere nessuna Procura a difesa di quei cavalli che evidentemente sono sottoposti a fatiche e lavori insopportabili. Del resto è pur vero che non si vede all’orizzonte un solo etologo che denunci in prima persona la gravità della situazione.


foto di Gianluca Bisogno


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