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I denti e la masticazione del cavallo

  • Veterinaria

di Emanuela Valle, medico veterinario ippiatra, docente Università di Torino

Nella bocca di un cavallo adulto ci sono generalmente 40 denti. La cosiddetta formula dentaria per ogni emiarcata comprende: 3 incisivi superiori e 3 inferiori, 1 canino sopra e uno sotto, 3 premolari sopra e 3 sotto e infine un numero uguale di molari. Il totale, moltiplicato per 2, restituisce il risultato di 40 denti. Se questo è il numero standard per i maschi, nelle femmine può essere più variabile. Infatti generalmente le femmine non possiedono i canini e dunque hanno 36 denti. Se sono presenti i canini, la femmina è chiamata in gergo “scaglionata”. Va poi detto che un numero variabile tra il 20 e il 30% dei cavalli possiede i cosiddetti “lupini” o denti di lupo: sono piccoli denti che corrispondono al residuo vestigiale del primo premolare e sono localizzati soprattutto a livello della mascella, mentre sono molto rari a livello della mandibola. Se sono presenti, il numero dei denti nei maschi può quindi salire a 42 e nelle femmine a 38. 

I denti del cavallo adulto, al contrario di quelli dell’uomo, crescono continuamente di 1-1,5 mm all’anno. Questa crescita continua del dente, che si consuma gradualmente, si ferma intorno ai 20-23 anni di età: non c’è infatti un preciso momento, ma la crescita del dente termina in periodi variabili rendendo così piano piano meno efficiente la masticazione del cavallo. Una volta che la crescita del dente si ferma e il dente ormai è tutto consumato, il cavallo inizia ad avere problemi di masticazione soprattutto del foraggio e deve dunque essere monitorato attentamente al fine di evitare la perdita eccessiva di peso.

 

I denti del cavallo vengono definiti:

  • Ipsodonti: sono dentiad accrescimento pressoché continuo che si protrae fino alla vecchiaia, quando la crescita del dente termina. In pratica, durante la vita del cavallo, il dente si accresce lentamente, mentre la masticazione continua del foraggio consuma il dente lentamente.
  • Anisognati: i denti non combaciano perfettamente, in quanto l’arcata mascellare superiore è circa il 30% più grande di quella mandibolare inferiore. Questa particolarità, insieme all’anglo masticatorio della superficie dei denti, permette una masticazione particolare definita laterolaterale che consente di frantumare l’alimento fibroso in modo da ottenere frammenti di alimento sminuzzato attaccabili dagli enzimi digestivi.
  • Difiodonti: possiedono una dentatura da latte che viene poi sostituita dai denti definitivi o permanenti.

 

La regola dei seiper ricordarsi quando spuntano i denti incisivi da latte si usa la regola del 6 giorni per gli incisivi, 6 settimane per i mediani e 6 mesi per i cantini. Queste tempistiche sono indicative perché da soggetto a soggetto si possono avere variazioni fisiologiche del momento in cui i denti erompono

 

Ogni ciclo di masticazione del fieno comprende circa una masticazione al secondo. Generalmente il cavallo per ogni bocconata compie 8-10 masticazioni prima di passare alla successiva. Un cavallo che mastica bene infatti ha una masticazione ritmica e costante. Questo vuol dire che il cavallo adulto sano compie dai 3.500 ai 3.800 atti masticatori in un’ora, che è il tempo impiegato per assumere circa 1,5-1,8 kg di fieno di primo taglio. Questo dipende dall’età del soggetto e dalla sua voracità. Esistono infatti cavalli più voraci che nello stesso tempo masticano più in fretta arrivando a compiere anche 11 atti masticatori in 10 secondi, mentre altri più lenti e moderati. Questo potrebbe non solo essere dovuto alla personalità del cavallo ma anche a caratteristiche della morfologia della testa, come ampiezza della bocca e della tavola dentaria. Ad esempio alcune razze pony possono addirittura arrivare a compiere 67-70 atti masticatori al minuto.

 

I pony sono per loro natura più voraci e compiono molte più masticazioni al minuto. Questo fa sì che possano assumere maggiori quantità di cibo nella stessa unità di tempo.  

 

Lo stato di usura dei denti e la frequenza dei controlli veterinari (in particolare il pareggio della tavola dentaria) influenzano la masticazione del cavallo. Infatti, un cavallo con le punte dentarie, che possono creargli dolore e fastidio durante la masticazione, compensa questo problema aumentando il numero di masticazioni al minuto per la stessa bocconata di foraggio. Questo fa sì che produca le cosiddette “cicche”, ovvero boli di foraggio che cadono dalla bocca dopo parziale masticazione e imbibimento con la saliva.

Cercare cibo e masticare è per il cavallo un vero e proprio lavoro che lo tiene impegnato e gli consente di produrre la saliva essenziale per lubrificare l’alimento, ma anche per tamponare l’acidità dello stomaco, grazie al suo contenuto di bicarbonato. Se per 1 kg di fieno un cavallo adulto e sano, di circa 550 kg, produce circa 4-5 litri di saliva, si può ipotizzare che per un’ora di assunzione dello stesso alimento, ne produca circa 6 litri consumando all’incirca un chilo e mezzo di fieno o poco più.

Le caratteristiche della tavola dentaria, insieme alla masticazione prolungata, ci fanno capire che i denti del cavallo richiedono attenzioni particolari: vanno controllati con periodicità non solo nel cavallo anziano ma in tutti i cavalli. Il problema più tipico è quello della formazione delle cosiddette punte di smalto, che si formano sul margine esterno dei premolari e dei molari superiori e quello interno dei denti inferiori. Questo perché il movimento masticatorio, di tipo latero laterale, descrive la forma di un otto panciuto in seguito all’oscillazione della mandibola sulla mascella: in questo modo il cavallo ottiene un effetto macina che sminuzza l’alimento finemente.

Se non opportunamente pareggiate, le punte di smalto sono fastidiose per il cavallo: possono ferire la mucosa soprattutto nelle porzioni posteriori della guancia o della lingua. I tagli possono poi ulcerarsi creando molto dolore. 

Purtroppo, essendo molto in fondo al cavo orale, non sono visibili alla semplice apertura della bocca del cavallo, quindi per un controllo appropriato della bocca occorre chiamare il nostro veterinario di fiducia che si avvale di un apribocca per controllare al meglio la presenza di eventuali problemi.

Il controllo dei denti dovrebbe essere fatto su base annuale: tempi più brevi o più lunghi possono essere decisi in funzione dei consigli del veterinario curante.

Per mantenere sana la masticazione, oltre ad effettuare controlli regolari dei denti, è bene impostare un’alimentazione basata sulla fibra. Se non è possibile garantire al cavallo il pascolamento su prati adeguati, è bene fornire foraggio come il fieno. Generalmente una buona dieta deve comprendere quote di fieno di primo taglio intorno al 2% del peso dell’animale, diciamo 10-10,5 kg al giorno per un cavallo di 550 kg, eventualmente associato ad altri alimenti in funzione delle sue esigenze energetiche specifiche e dei suoi fabbisogni.

Il fieno deve essere di buona qualità e ben distribuito nell’arco della giornata. A questo deve però essere sempre associata la possibilità di passare alcune ore al paddock: se c’è poca erba lasciamo a disposizione qualche fetta di fieno. Dopo qualche corsa e sgroppata sicuramente si metterà a smangiucchiare godendosi l’effetto della libertà del paddock. 

Idealmente, il cavallo dovrebbe essere gestito in gruppo con i suoi simili e in grandi spazi dove possa pascolare.

Qualora ciò non sia possibile per mancanza di spazi adeguati, il fieno somministrato deve essere di buona qualità e ben distribuito nell’arco della giornata; a questo deve però essere sempre associata la possibilità di passare alcune ore al paddock insieme agli altri cavalli. Se c’è poca erba, lasciamogli a disposizione qualche fetta di fieno: dopo qualche corsa e sgroppata sicuramente si metterà a smangiucchiare godendosi la sensazione di libertà.

 

 

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