08/04/2025
In una nota congiunta, IHP e il Nucleo Operativo Ente Tutela Animali e Ambiente (Noetaa) hanno denunciato le preoccupanti condizioni in cui si trova il cavallo Pentro a Montenero Valcocchiara in Molise.
L’attuale amministrazione comunale avrebbe ignorato i vincoli ambientali e paesaggistici che tutelano l’area (il Pantano della Zittola, che è sito di interesse comunitario), autorizzando il pascolo libero e incontrollato di un numero eccessivo di animali, senza rispettare i limiti stabiliti dalla legge, né prevedere periodi di riposo per i terreni. Questo ha compromesso la salute degli animali e l’equilibrio ambientale, con pascoli degradati, foraggio contaminato da nitrati e habitat naturali a rischio. Particolarmente gravi le condizioni del cavallo Pentro, razza autoctona e simbolo del territorio, allevato all’aperto tutto l’anno senza ricoveri né protezioni dalle intemperie, in violazione delle più elementari norme sul benessere animale.
IHP e Noetaa esprimono pieno sostegno all’operato dei veterinari dell’Asrem e dei Carabinieri Forestali che stanno finalmente applicando controlli seri e sanzionando gli abusi. Chiediamo che venga posta fine all’impunità e che si garantiscano condizioni dignitose per gli animali e il rispetto della normativa ambientale.
Facciamo denunce dal 2016, ma i cavalli continuano a morire e gli allevatori a ricevere denaro pubblico per il mantenimento della razza “Pentro”, nonostante le nostre denunce per le irregolarità nella gestione. Gli allevatori dovrebbero gestire questi animali, anche offrendo loro ricoveri adeguati a proteggerli sia dalle intemperie che dai lupi; invece, li lasciano al pascolo anche quando sarebbe vietato, durante i mesi invernali quando il terreno nella notte gela e di giorno si trasforma in un pantano che impedisce loro di alimentarsi. Quando non sconfinano nelle strade, mettendo a rischio se stessi e le persone, e non muoiono di stenti, i cavalli cadono facilmente preda degli attacchi dei lupi.
Come se questo non bastasse, alcuni allevatori hanno denunciato la presenza di focolai di tubercolosi bovina che potrebbero avere contagiato anche i cavalli lasciati liberi di vagare, senza alcun controllo: questo costituisce un rischio sanitario potenzialmente enorme.
GALLERIA FOTOGRAFICA: le prove delle nostre denunce
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