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Fattorie del sangue, le associazioni scrivono al Commissario Europeo

15/12/2021

IHP, partner italiana della coalizione internazionale di associazioni che da anni investiga sull’import/export di carne di cavallo e sulle famigerate “fattorie del sangue”, ha co-firmato una lettera indirizzata a Stella Kyriakides, Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare.

Facendo riferimento alla recente investigazione in Islanda, che mostra le torture a cui sono sottoposte migliaia di cavalle gravide per i prelievi di sangue destinato a produrre l’ormone PMSG, le associazioni chiedono al Commissario un divieto immediato di importazione e di produzione di PMSG. Richiesta peraltro fatta recentemente anche dal Parlamento europeo in una risoluzione votata a larga maggioranza.

L’ormone PMSG (Pregnant mare serum gonadotropin, in italiano gonadotropina serica equina) viene estratto dal sangue delle cavalle durante la gravidanza, nei primi mesi di gestazione. Viene usato per produrre farmaci usati negli allevamenti industriali di suini - ma anche di bovini, pecore e capre - per aumentare la fertilità delle femmine, sincronizzando i cicli e aumentando il numero dei parti di animali destinati alla macellazione.

La maggior parte delle fattrici usate per la produzione di PMSG sono sdome e non abituate a essere manipolate. Questo procura loro stress, a cui si aggiunge la crudele pratica dell’estrazione del sangue, fatta usando la coercizione e terrorizzando gli animali.

La produzione di PMSG in Islanda si traduce in un maltrattamento di cavalli.

Il documentario prodotto da AWF e TSB e diffusi in Italia da IHP documenta le gravi violazioni del benessere animale.

L'indagine, condotta tra il 2019 e il 2021, ha interessato 40 allevamenti per l’estrazione del sangue, nessuno dei quali aveva infrastrutture adeguate: alti rischi di ferite per le cavalle, come ad esempio spazi vuoti nei box di contenimento, spigoli vivi ai bordi delle pareti, pavimenti scivolosi.

Almeno 119 fattorie del sangue sono attualmente in funzione in Islanda e sfruttano circa 5.300 fattrici.

Cinque litri di sangue vengono estratti settimanalmente da ogni cavalla, per 5-8 settimane consecutive. Questo fa sì che le cavalle perdano dal 15 al 20% del loro volume totale di sangue ogni settimana. Durante questo periodo, oltre a essere in calore, le giumente allattano i puledri e di conseguenza diventano esauste. La quantità e la frequenza dei prelievi di sangue in Islanda superano significativamente tutte le raccomandazioni esistenti per cavalli non gravidi e non in lattazione, per non parlare delle cavalle che sono gravide e in allattamento.

Inoltre questi animali subiscono trattamenti estremamente violenti: i video mostrano gli addetti che picchiano le cavalle con aste di ferro, con fruste e assi di legno per costringerle nei box di contenimento. Le cavalle sono anche radunate e morse dai cani, il che aumenta la loro paura. Spesso si fanno prendere dal panico nelle casse di contenimento e lottano per liberarsi, perdono l'appoggio e cadono. Le cavalle esauste che sono sdraiate sul pavimento vengono colpite in faccia dagli addetti per farle alzare.

Nell'UE e anche in Islanda, la raccolta di sangue per la produzione di farmaci è classificata come sperimentazione animale. La legislazione islandese sulla sperimentazione animale deriva dalla direttiva UE 2010/63, che è basata sul principio delle 3R, che in italiano si traduce in: sostituzione, riduzione e miglioramento. Secondo questo principio, la sperimentazione su animali è possibile solo se non ci sono metodi alternativi disponibili.

L’ormone PMSG - il risultato dell'estrazione del sangue delle cavalle - non è indispensabile poiché ci sono numerosi metodi alternativi a disposizione degli allevatori per l'induzione e la sincronizzazione dell'estro negli animali d'allevamento, tra cui pratiche di gestione dell'allevamento e misure zootecniche, oltre agli ormoni sintetici. Pertanto, i prelievi di sangue su cavalle gravide sono illegali e non dovrebbero essere approvati dalle autorità, nell'UE e in Islanda.

Nel 2019, la Commissione Europea ha riconosciuto di essere preoccupata per il maltrattamento dei cavalli allevati per produrre PMSG in Paesi terzi, ma tuttavia non ha imposto un divieto di importazione.

Da allora, la CE ha lanciato l'European Green Deal e la sua nuova politica alimentare “From Farm to Fork”, che mirano a uno spostamento verso un’alimentazione più a base vegetale e al miglioramento del benessere degli animali d'allevamento.

L'uso sistematico di ormoni della fertilità come il PMSG va contro gli obiettivi stabiliti da questi programmi e testimonia ancora una volta una gestione inadeguata degli animali. I veterinari potrebbero aiutare gli allevatori a concentrarsi su un maggiore benessere degli animali, più che prescrivere farmaci come quelli prodotti con il PMSG.

La pubblicazione del film documentario ha causato una forte protesta dell’opinione pubblica in Islanda. La maggior parte della gente non era a conoscenza del business del sangue di cavalle ed è inorridita alla vista del trattamento dei cavalli di cui è così orgogliosa.

Continueremo a lottare fino a raggiungere i risultati sperati, che potrebbero salvare migliaia di cavalle ogni anno da queste torture.

Grazie a chi ci sostiene.

 

Lettera delle associazioni al Commissario Europeo

 

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