...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

IHP contro la proposta di legge Simiani-Vaccari sull’ippicoltura

31/07/2025

“Un pericoloso incentivo allo sfruttamento dei cavalli mascherato da sviluppo rurale”

IHP esprime la propria ferma opposizione e profonda preoccupazione per la proposta di legge presentata dai deputati del Partito Democratico Marco Simiani e Stefano Vaccari, intitolata “Disciplina dell’ippicoltura nonché disposizioni per la promozione delle attività equestri e il benessere degli equidi”. Il provvedimento è stato annunciato in conferenza stampa lo scorso 24 luglio presso Montecitorio.

Dietro un’apparente finalità di promozione economica e culturale, il testo rivela una logica che potrebbe amplificare in modo sistemico lo sfruttamento dei cavalli, senza alcuna garanzia concreta di tutela del loro benessere. Si tratta, dal nostro punto di vista, dell’ennesimo tentativo sconsiderato di incentivare l’uso del cavallo in agricoltura, turismo, attività tradizionali e persino nella filiera della macellazione, ignorando totalmente i principi etologici e le reali esigenze psico-fisiche di questi animali.

La proposta di legge prevede:

  • l’applicazione dell’IVA agevolata al 10% per la vendita di equidi, a prescindere dalla loro destinazione finale, compresa la macellazione;
  • 25 milioni di euro di stanziamento strutturale per la tutela delle razze autoctone, senza alcuna valutazione sulle condizioni di vita degli animali coinvolti;
  • un sistema di incentivi e agevolazioni fiscali per l’allevamento, l’addestramento, la doma e l’utilizzo del cavallo, senza garantire criteri di trasparenza, tracciabilità o benessere.

“Ciò che manca completamente in questa proposta – dichiara IHP – è la consapevolezza della realtà quotidiana degli equidi impiegati in questi contesti. Non si fa cenno alcuno alle modalità di doma, spesso coercitive, né alla carenza di controlli sullo stato di salute psicofisico degli animali o sulle pratiche commerciali in atto. Addirittura, si legittima l’uso del cavallo anche a scopo alimentare, riportando indietro il dibattito di decenni.”

Finanche l’unico apparente elemento positivo – la previsione del “pensionamento” a fine carriera – risulta privo di fondamento logico. Affidare cavalli esausti ad agricoltori non formati rischia di riprodurre le gravi criticità dei canili-rifugio, trasformando il pensionamento in una forma mascherata di abbandono.

IHP si oppone con forza a questa proposta di legge che, sotto la veste della promozione dell’economia rurale, non fa altro che estendere l’ambito di sfruttamento di animali già oggi scarsamente tutelati. Nessun sistema di tracciabilità sicura, nessuna reale tutela in fase di addestramento, nessun rispetto dei parametri etologici fondamentali. Questa legge rappresenta un passo indietro e un pericolo concreto per il futuro degli equidi in Italia.

Come associazione con quasi vent’anni di esperienza nella protezione dei cavalli, chiediamo un confronto pubblico urgente con i promotori e i sostenitori della proposta. I cavalli non sono strumenti economici: sono esseri senzienti che meritano rispetto e protezione, non sussidi statali per essere comprati, venduti, addestrati e infine scartati.