02/12/2024
Mentre il ministro Lollobrigida cerca di dare più soldi e più sostegno all’ippica italiana, i cavalli muoiono uno dopo l’altro nell’indifferenza generale.
Si chiamava Wind Of Dream, aveva solo 3 anni ed è l’ennesima vittima sacrificale dell’ippica. Si è rotto l’osso del collo nella terza corsa in programma ieri a San Rossore, Pisa.
La sua morte segue quelle che siamo riusciti a documentare, avvenute quest’anno:
-First Lady LG, 3 anni, a Taranto
-Final World Bi, 3 anni, a Follonica GR
-Kenneth, 3 anni, a San Siro, Milano
-Dazzling Des, 7 anni, a Varese
-Berenson, 9 anni, a Treviso
-War Brave, 5 anni, a San Rossore, Pisa
Impossibile sapere quanti siano in realtà gli incidenti e quanti i cavalli morti. Dal Ministero zero trasparenza e le testate giornalistiche di settore evitano di menzionare questi fatti: lo sfruttamento dei cavalli deve essere venduto come una bella cosa, bisogna convincere le persone ad assistere alle corse, a scommettere sulla pelle dei cavalli, costretti a fare una vita innaturale e a correre contro la loro volontà.
Qualcuno chiede maggiori regole e maggiori controlli. Noi vogliamo che questo sfruttamento di Stato, finanziato con i soldi di noi contribuenti, cessi di esistere. Gli interessi in gioco sono enormi: per questo, nonostante l’ippica sia in crisi cronica, i governi fanno di tutto per mantenerla in vita.