08/01/2025
"I cavalli non si imbizzarriscono. L'uso di animali schiavi per i turisti è indegno di una città civile"
L’episodio di stamattina a Firenze ne è l’ennesima dimostrazione: i cavalli non dovrebbero stare a tirare carrozze in città per il divertimento degli umani, è una forma di sfruttamento anacronistica che non tiene in alcuna considerazione le loro esigenze primarie.
I cavalli per natura sono prede: perciò al segnale di pericolo mettono in atto la loro reazione naturale che è la fuga. E fuggono con tutta la veemenza di animali grossi e potenti.
Nel 2022 a Firenze si verificò un episodio analogo quando, in piazza della Signoria, un cavallo spaventato iniziò a fuggire al galoppo trainandosi dietro la carrozza che si schiantò contro l’auto dell’allora ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Esattamente un anno fa, a Lucca, un cavallo si schiantò contro una panchina e un'auto, forse dopo essere stato spaventato da un petardo.
I cavalli non si ‘imbizzarriscono’: questo termine - usato purtroppo in questi casi da giornalisti poco informati - suggerisce che impazziscano d’improvviso ed è completamente fuorviante, frutto di scarsa conoscenza. In realtà si spaventano: per natura e per storia evolutiva le prede davanti al pericolo scappano. Quindi i cavalli si limitano a comportarsi da cavalli. Nulla di pericoloso potrebbe accadere se fossero dove dovrebbero stare, cioè liberi in un pascolo.
foto: La Nazione