30/10/2024
Continuano i blitz disposti dalla Questura di Catania e non si limitano a scovare stalle abusive con cavalli rinchiusi dentro (spesso usati per le corse clandestine) ma vanno alla ricerca anche di chi macella abusivamente i cavalli e ne vende le carni per strada.
A Catania, via Plebiscito è nota per essere costellata di macellerie equine, nella regione che recentemente ha patrocinato l’allevamento di una razza equina e che ha ospitato, nell’ambito del G7 Agricoltura, corse in ippodromo da far vedere ai ministri europei come “vanto italiano”. Sì, perché negli ambienti politici si parla di cavalli finché possono servire a qualcosa, ma mai del loro destino finale: è un argomento scomodo, da non toccare. Ci pensano le Forze dell’ordine, con operazioni come queste, a mostrare che c’è un grave problema. Ci pensiamo noi, con le nostre statistiche annuali e le richieste, inascoltate, di trasparenza nell’anagrafe equina e nella tracciabilità dei cavalli.
Ma niente: un muro di gomma molto consistente e duro protegge l’industria dell’ippica e degli sport equestri, a cui sembra far comodo che non solo esista la macellazione dei cavalli, ma che anche ci sia tutta questa incertezza sul loro destino una volta che escono da quei circuiti e vanno a finire nelle mani dei commercianti.
(fonte: Polizia di Stato)