11/09/2024
A rischio, nuovamente, migliaia di cavalli, asini e muli. Ecco cosa succede.
IHP è sempre stata, da oltre 15 anni, l’unica associazione ad occuparsi attivamente del tema dell’anemia infettiva equina, combattendo contro la burocrazia e l’atteggiamento terroristico di Ministero e ASL verso una malattia che, sebbene presenti un bassissimo rischio di contagio e un tasso di mortalità praticamente pari a zero, ha sempre rappresentato un fattore di uccisione, speso indiscriminata, di cavalli, asini e muli sanissimi, “colpevoli” solo di essere portatori sani di anticorpi del virus.
Cliccando qui, sul nostro sito, c'è un’ampia documentazione e un video esplicativo, oltre alle storie di tanti cavalli che abbiamo salvato da morte certa.
Oggi l’ANMVI, l’associazione dei veterinari, diffonde la notizia che il Ministero della Salute sta rilasciando nuove procedure operative per stabilimenti considerati ad “alto rischio”.
Siamo alle solite: per le autorità sanitarie basta anche solo l’accenno di un pericolo di diffusione di una malattia (peraltro, in questo specifico caso, senza evidenze di pericoli conclamati) per decretare la cosiddetta “eradicazione”.
Avvisiamo però che, grazie alle nostre battaglie, in Italia è VIETATO abbattere cavalli sani solamente perché positivi AIE. Anzi è possibile tenerli con determinati accorgimenti: per tutte le informazioni contattateci e vi daremo supporto e consulenza: ihp@horseprotection.it - 377 3090454
(nella foto: Spirit, uno dei cavalli salvati molti anni fa e tuttora in piena salute presso il nostro centro di San Miniato PI)
Leggi l'articolo dell'ANMVI
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