11/08/2022
Il Ministero della Salute ha emanato ieri una CIRCOLARE in merito alla diffusione in Italia dei virus della West Nile Disease (WND) e dell’Usutu (USUV), malattie che generano preoccupazione a causa dell’intensificarsi nei primi mesi di quest’anno, complice il cambiamento climatico: soprattutto della WND, con 94 persone infettate e 7 decessi, mentre non si registrano infezioni umane da Usutu per il momento.
Per quanto riguarda gli equidi, il report per il 2022 dell’IZS Teramo (Centro di referenza nazionale) registra 6 focolai di cui 5 in Veneto (province di Padova, Venezia e Vicenza) e 1 in Emilia-Romagna (provincia di Parma).
Il report epidemiologico settimanale è consultabile QUI.
WND negli equidi: sintomi e rischi
La West Nile Disease (WND, o Febbre del Nilo Occidentale) è una zoonosi causata da un Arbovirus appartenente alla famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus. Il serbatoio naturale è rappresentato dagli uccelli selvatici. Il virus è trasmesso dalle zanzare (Culex pipiens, detta anche zanzara comune) e può infettare volatili, equidi e umani. Il virus è mantenuto dal ciclo di trasmissione zanzare-uccelli-zanzare, mentre il cavallo e l’uomo sono considerati ospiti occasionali.
In Italia i primi casi di WND nei cavalli furono registrati nel 1998 in Toscana.
Sebbene gli umani e gli equidi siano sensibili all'infezione da WND, la maggior parte dei casi decorre in modo asintomatico. Tuttavia, nei focolai osservati negli ultimi anni è stato registrato un aumento della percentuale di soggetti con sintomatologia. Negli equidi il periodo di incubazione è di 3-15 gg.
I sintomi clinici sono: febbre, atassia, deficit propriocettivi, paralisi di uno o più arti con la conseguente impossibilità dell'animale a mantenere la stazione quadrupedale, fascicolazioni cutanee, tremori e rigidità muscolare e talvolta dismetria, sonnolenza, ipereccitabilità o aggressività, iperestesia, paresi dei muscoli facciali, della lingua e disfagia.
I segni clinici possono risolversi con guarigione in 5-15 gg oppure progredire rapidamente con morte dei soggetti. In alcuni casi si preferisce sottoporli a eutanasia.
(fonte: Ministero della Salute)
WND: cosa dice la circolare del 10 agosto in riferimento agli equidi
Il Ministero raccomanda di “sensibilizzare gli allevatori di equidi e i detentori di centri ippici e maneggi affinché riducano la possibilità di contatto vettore-animale attraverso l’uso di repellenti autorizzati per uso topico o ambientale in grado di ridurre la densità dei vettori. A tal proposito si fa presente che sono stati prodotti e autorizzati per l’uso nei cavalli vari vaccini per il WNV che hanno dimostrato una sufficiente efficacia e sicurezza negli animali adeguatamente vaccinati. Il ricorso al vaccino è raccomandato per gli animali che nella stagione estivo-autunnale vengono movimentati in aree in cui è in atto la circolazione del WNV (es. partecipazione a manifestazioni e competizioni sportive in aree infette).
In Italia, in attuazione all’art 6 dell’O.M. del 4 agosto 2011 e successive modifiche, è possibile vaccinare gli equidi con prodotti registrati e spese a carico del proprietario. L’avvenuta vaccinazione deve essere registrata sul passaporto dell’animale e comunicata all’Azienda sanitaria locale (ASL) competente da parte del veterinario”.
USUV
L’Usutu virus è un'infezione aviaria che prende il nome da un fiume dello Swaziland, in Africa meridionale, che scorre vicino alla località del Natal in cui fu effettuato il primo isolamento del virus in una zanzara Culex. Analogamente alla WND, l'agente causale è un Flavivirus patogeno per gli uccelli. I due virus differiscono per la frequenza con cui si registrano casi di mortalità negli uccelli e per l'impatto sulla sanità pubblica: ad oggi, infatti, i casi di infezione negli umani sono molto rari.