16/09/2021
Giovanni Oberti, cavaliere di salto ostacoli, è stato condannato a sei mesi di reclusione (pena sospesa) dal Tribunale di Rimini per aver ucciso brutalmente la cagnolina della sua fidanzata: dopo averla ridotta in fin di vita a colpi di forcone, l’aveva chiusa dentro un sacco e bruciata viva. Morì dopo ore di agonia.
I fatti erano avvenuti nell’agosto del 2014 nell’ambito di un concorso ippico in svolgimento all’Horse Riviera Resort di San Giovanni in Marignano (Rimini): ne avevamo dato immediata notizia sul nostro sito.
L’ipotesi iniziale fu quella del litigio tra i due fidanzati e del gesto crudele fatto per ritorsione sulla Jack Russell di 10 anni di nome Gina.
Le investigazioni della Procura, però, ipotizzarono ben di più e cioè che dietro ci potesse essere un giro di doping legato alle competizioni ippiche: nelle immagini delle telecamere a circuito chiuso del resort dove alloggiavano i due, si vedeva che la cagnolina veniva prelevata da due uomini e portata verso un campo.
Solo Oberti però venne denunciato per maltrattamento e uccisione di animali, e da qui la sentenza di pochi giorni fa, che arriva a distanza di 7 anni.
Nel 2015 e cioè pochi mesi dopo l’uccisione di Gina, Oberti venne messo sotto inchiesta per doping dall’Ufficio Procura Antidoping del CONI, e di lì a poco venne squalificato dallo stesso CONI per due anni per “uso o tentato uso di una sostanza vietata o di un metodo proibito”.
Oberti ha continuato a gareggiare almeno fino al 2018 nell’ambito dei concorsi FISE Federazione Italiana Sport Equestri.
(foto: Riders Advisor)