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Ecco perché Thornton, condannato per aver causato la morte di un cavallo, continua a gareggiare

01/12/2020

Ieri abbiamo riportato la notizia della condanna penale riportata in Francia da Kevin Thornton che nel 2016, nell’ambito di un concorso ippico internazionale, costrinse il cavallo Flogas Sunset Cruise a correre incessantemente al galoppo sfrenato a suon di sonore frustate: dopo due giri di pista il cavallo collassò a terra e morì.

Un tribunale francese lo ha recentemente condannato a un anno di reclusione, con sospensione della pena, e a 5 anni di interdizione a gareggiare in Francia.

La giustizia sportiva invece (il tribunale della FEI Federazione Equestre Internazionale) gli aveva comminato una ridicola sospensione per 4 mesi, più una multa di 5.000 franchi svizzeri (sentenza del 6 giugno 2017).

E così, allo scoccare dei 4 mesi, il 12 ottobre di quell’anno Thornton tornò in sella, disputando da allora ben 438 gare, di cui in 265 Belgio, 12 in Danimarca, 53 in Spagna, 23 in Italia, 21 in Olanda, 46 in Portogallo e 18 in Slovacchia.

Da allora ha montato 24 diversi cavalli. L’ultima gara è del 15 novembre, in Belgio.

Riguardo a Flogas Sunset Cruise, aveva 10 anni e Thornton ci aveva gareggiato 5 volte, prima di quel fatate 10 ottobre 2016.

Perché Thornton ha avuto solo 4 mesi di squalifica e una multa esigua?

Leggendo bene le motivazioni della sentenza si comprende come mai la sanzione sia stata così blanda e lui sia ancora in bella vista nei ranking internazionali: la FEI aveva scritto nella sentenza che “il cavallo era stato frustato ripetutamente, in modo sostanziale ed eccessivo e chiaramente più delle tre volte asserite da Thornton", ma non riconoscendo in questo la causa della morte del cavallo. Infatti, trincerandosi dietro il fatto che l’autopsia non era riuscita a confermare la causa della morte, il tribunale FEI concluse di “non essere chiamato in causa e di non avere strumenti per decidere in merito alla responsabilità di Thornton per la tragica morte del cavallo”.

Peccato che uno dei veterinari dichiarò che l’autopsia fu fatta in forte ritardo (ben 5 giorni) con buona parte degli organi ormai in autolisi e quindi senza concrete possibilità di ritenerla attendibile.

Riportiamo alcune delle tante testimonianze oculari, a quanto pare in gran parte ignorate dalla FEI che, nella sostanza, se ne è lavata le mani:

"Il cavallo era grondante di sudore, le narici dilatate, gli occhi spalancati. Diverse persone cercarono di fermarlo verbalmente, senza successo. Il cavallo alla fine si fermò, cominciò a tremare e collassò a terra"

"Ho visto Kevin Thornton partire al galoppo, fare un giro intero della grande pista...Il cavallo era completamente esausto e Kevin lo frustava e lo colpiva con gli speroni. Arrivato all'ingresso, il cavallo si fermò, iniziò a traballare e crollò"

"Confermo che ho visto Kevin Thornton costringere il suo cavallo al galoppo nell'arena per un lungo periodo di tempo, usando il frustino ripetutamente per non farlo fermare. Il cavallo, sfinito, collassò e morì davanti a diverse persone che stavano cercando di fermare Thornton senza successo"

"Ho visto Kevin Thornton correre per più giri di pista in pieno galoppo sul suo cavallo grigio, usando il frustino molte volte. Il cavallo sembrava esausto e, ogni volta che rallentava, Thornton raddoppiava i colpi".

 

FONTE: database FEI

FOTO: https://www.thesun.ie/news/6214341/irish-show-suspended-sentence-cruelty-horse/amp/

 

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