...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Serravalle Pistoiese: confiscato anche il terzo cavallo

15/05/2019

Dopo il sequestro, il Tribunale conferma il reato di maltrattamento.
IHP: la vittoria è dei nostri sostenitori.


Il Tribunale di Pistoia ha confermato la condanna per maltrattamento: anche per il terzo cavallo è scattata la confisca definitiva, dopo il sequestro avvenuto nel 2014 quando indagini approfondite avevano portato alla denuncia da parte di IHP ed ENPA, che lottarono per liberare i tre animali detenuti a Serravalle Pistoiese. Ora la conferma: dopo Innamorada e Navidade, anche Chupito è stato assegnato definitivamente a IHP.

Prima del sequestro Chupito era segregato da mesi in uno stanzino in muratura, con una piccola finestra come unico spiraglio d’aria e di luce. Lo stesso proprietario deteneva in un piccolo spazio chiuso da tubi in ferro e pieno di escrementi altre due cavalle, di cui una di pochi mesi, entrambe in grave stato di deperimento. A giudizio del veterinario incaricato dall’ASL 3 di Pistoia, però, questa situazione non configurava l’ipotesi di maltrattamento.

All’epoca ci vollero mesi di battaglia e l’intervento del Ministero della Salute, Unità Operativa per la tutela degli animali, per sbloccare la situazione e far sì che la Polizia Municipale procedesse al sequestro. Innamorada e Navidade furono le prime, per Chupito ci vollero altre settimane per ottenere il sequestro. Ora è stata disposta anche per lui la confisca in base all’art.727 comma 2 del codice penale che punisce chi “detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”.

Fin dal sequestro le due femmine sono state accolte nel Centro di recupero gestito da IHP, dove vivono attualmente. Chupito è stato accudito con amore dallo staff del Centro Ippico Due Valli a San Casciano in Val Di Pesa (Firenze) e qui continuerà a vivere serenamente, libero dal rischio di tornare nelle mani del vecchio proprietario.

Sonny Richichi, Presidente di Italian Horse Protection, ringrazia i volontari e i sostenitori della Onlus: “Alla fine il Tribunale ci ha dato ragione e questo ci sprona a perseverare per dare ai cavalli e agli altri equidi un futuro finalmente libero dalla sofferenza. Poiché non riceviamo fondi pubblici né rimborsi dalle Procure che ci affidano gli animali sotto sequestro, questa vittoria è di tutti i cittadini che, con le loro donazioni e destinando a noi il 5x1000 delle imposte a sostegno del volontariato, permettono di portare avanti la missione di IHP. A loro, ogni giorno, va il nostro ringraziamento”.

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