...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

La fiaba di Mistral

Quella che voglio raccontarvi è la mia storia, la storia di una bellissima amicizia che spero vi regalerà un sorriso.

Tutto è iniziato circa 13 anni fa….

I primi mesi della mia vita... un po’ come quelli di tutti noi cavalli...la mamma che mi aiuta ad alzarmi per la prima volta, un bel prato verde su cui correre insieme, i giochi con gli altri puledri…Sembra tutto bello, vero? Poi accade qualcosa che ricordo in maniera confusa…Avevo fame perché il cibo era poco, ero abbandonato in un campo senza un riparo, umani sconosciuti mi hanno catturato e messo con gli altri cavalli in una grande scatola di metallo che si muoveva…La paura, tanta…dove stiamo andando? Dopo un lungo viaggio la scatola si ferma, persone premurose ci fanno scendere e liberano noi puledri in un paddock…e finalmente fieno in abbondanza…parole dolci sussurrate.... mani gentili che ci sfiorano… Ok amici è questo il Paradiso? Dopo poco scopro che il paradiso per noi cavalli esiste sulla terra, ed ha un nome un po’ insolito... tipo Italian Horse Protection.

Poi un giorno arriva lei, un’umana alquanto singolare: criniera del colore del mio mantello, andatura dinoccolata, emana un misto di coraggio e indecisione. Ha in mano una corda e si avvicina. Non capisco cosa voglia da me e ho paura. Si ferma. Esita. Gli altri puledri del mio branco si sono allontanati spaventati e io resto li, solo. Non mi muovo. Incrocio il suo sguardo ma lei si volta e se ne va. Allora io la seguo incuriosito, lei si gira verso di me, pronuncia misteriose parole, che assomigliano ad un incantesimo ed inizia ad accarezzarmi. Così è iniziata la nostra avventura insieme. Dimenticavo: lei si chiama Stefania e io Mistral. Il nome lo ha scelto lei per me, è il nome di un vento impetuoso che soffia nel sud della Francia e che dicono nessuno possa imprigionare. Come me!!

All’inizio della nostra storia la vedevo poco perché viveva lontano, ma ora è una presenza costante nelle mie giornate. Aspetto con ansia di sentire la sua voce che mi chiama perché tutti i giorni mi porta qualcosa di buono da mangiare e si prende cura di me. A volte facciamo delle cose insieme, a volte trascorriamo del tempo così, senza fare o dire nulla, semplicemente cercando di intuire i pensieri dell’altro. Io vinco sempre in questo gioco perché ho il dono di leggere la sua anima e capisco se è triste o felice; lei ce la mette tutta per comprendere le mie reazioni ma a volte non le riesce perfettamente. Comunque la perdono e per farle capire quanto le voglio bene inizio a mordicchiarle i capelli; lei finge di arrabbiarsi ma il suo sguardo svela le sue emozioni, mi da un bacio sul muso ed inizia a ridere. In quel momento so che il suo cuore trabocca di gioia ed anche il mio.

 

Mistral proviene dal sequestro di Trequanda, uno dei primi a cui ha partecipato IHP. Guarda la storia e le foto