...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

IHP, per i diritti degli equini

17/02/2010

L’unico centro di recupero in Italia per equini maltrattati avvia un grande progetto per affermare la cultura del rispetto dei loro diritti e delle loro esigenze.

Nasce dall’esperienza di anni a favore dei tanti equini che sono stati recuperati e sottratti a maltrattamento o morte, con l’ambizioso obiettivo di diventare il punto di riferimento per un cambiamento culturale nel nostro Paese: l’Italian Horse Protection Association è l’unico centro di recupero in Italia per equini maltrattati e sequestrati in base alla legge 189 del 2004. Da oggi è anche un grande progetto, che unisce varie professionalità legate al mondo del cavallo, con l’obiettivo di migliorare la condizione degli equini che nel nostro Paese – ma non solo – rappresentano la specie animale in assoluto più sfruttata dagli umani: competizioni, corse clandestine, palii, maneggi, carrozze per turisti, circhi, trasporti, macellazione, vivisezione, pellicce…l’elenco è davvero troppo lungo, se consideriamo che molte di queste pratiche vengono svolte senza il minimo rispetto della vita e della sofferenza di questi nobili animali. Ma il problema è anche culturale, legato a un mondo in cui per decine e decine di anni le persone si sono tramandate una serie di convinzioni dovute a una scarsa conoscenza delle caratteristiche e delle reali esigenze della specie equina. Risultato: molto spesso capita che anche chi davvero vuol bene al proprio cavallo ed è animato dalle migliori intenzioni, finisce per attuare comportamenti sbagliati, che provocano sofferenza fisica e psichica all’animale.
Ecco perché IHP agisce su diversi livelli: uno è certamente quello della denuncia e della verifica di segnalazioni di maltrattamento, accompagnato dal recupero di soggetti maltrattati e sequestrati. L’altro, di portata molto più ampia per i risultati a favore degli equini, è il tentativo di aiutare la gente a rapportarsi nella maniera giusta col proprio cavallo, asino mulo o bardotto, scoprendo che apprendere il loro “linguaggio” può migliorare radicalmente non solo la vita di questi animali, ma anche la propria.