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Palio di Siena, inciviltà di Stato

19/08/2019

(19 agosto 2019)

Al Palio di Siena del 16 agosto erano presenti, oltre alle consuete telecamere della RAI, due Ministri dell’attuale Governo, mentre Salvini sui social ha esaltato quella che per lui è una bella tradizione. Intanto tra i fantini, ancora una volta, come se nulla fosse, c’era Enrico Bruschelli, alias Trecciolino, recentemente condannato in primo grado per falso (nel 2015 avrebbe falsificato l’identità di due purosangue per renderli ammissibili al palio di Siena).


Riportiamo il comunicato del Codacons

CODACONS: INCREDIBILE LA PRESENZA DI MINISTRI, MANIFESTAZIONE OBSOLETA E IMMOTIVATAMENTE CRUENTA. VALUTARE IL DIVIETO

Il Codacons attacca e riguardo il Palio di Siena contesta l’annunciata presenza di Gian Marco Centinaio, Ministro Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e di Alberto Bonisoli, Ministro per i Beni e le Attività Culturali.

I ministri in questione conoscono, magari, il numero di cavalli e morti e feriti nel corso degli anni: una volta ogni due anni, in media, si consuma un decesso. Tanto che più volte è stato necessario presentare una denuncia alla Procura della Repubblica (l’ultima a seguito dell’abbattimento del cavallo Raol, nell’ottobre 2018), proprio a tutela di quegli animali che al Palio fungono da protagonisti della manifestazione.
Anche per questo appare incredibile la presenza, in particolare, del ministro Centinaio: tra le sue funzioni istituzionali da ministro dell’agricoltura, infatti, rientra proprio l’obbligo di tutelare gli animali. Ecco perché se dovesse verificarsi un incidente da questa presenza deriverebbe una grave responsabilità per i due ministri, ed ecco perché ci auguriamo – almeno – che tali cariche istituzionali si accertino personalmente del rispetto di regole e procedure prima dell’inizio dell’evento.

"Tante volte” - spiega Carlo Rienzi, presidente dell’associazione – “ci siamo rivolti alla magistratura per denunciare l’abbattimento di cavalli a seguito del Palio di Siena, una manifestazione obsoleta e immotivatamente cruenta. Oggi verificheremo che non siano proprio i cavalli - ancora una volta - a rimetterci direttamente, sotto gli occhi di due ministri della Repubblica, che inspiegabilmente hanno scelto di partecipare a un evento su cui invece sarebbe giusto porsi più di una domanda: è corretto consentire lo svolgimento di un evento, pur tradizionale e folkloristico, che a ogni tornata mette a rischio la vita dei cavalli partecipanti?”.



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(foto tratta dalle immagini di Raidue)