...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...
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Lettera a Goran
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09/11/2010
Pubblichiamo la lettera di Federica, dopo la recente scomparsa del suo splendido cavallo. Goran, questo era il suo nome, viveva qui a Filicaja da molti anni, da quando Federica lo aveva sottratto a una vita di sfruttamento per regalargli la libertà. Goran ci ha lasciato lunedì 1 novembre dopo un giorno e una notte in cui tutti i nostri sforzi di aiutarlo sono risultati, purtroppo, vani. Era e resterà sempre per noi il “gigante buono”…
Milano, 3/11/2010
Questa è la storia di un gigante buono e generoso.
Questa è la storia di come l’uomo, per scopi sportivi di soddisfazione personale, abbia levato tutto il suo amore e il suo rispetto a un essere speciale e meraviglioso.
Questa è la storia del mio Goran, grande e forte “principe” olandese dal mantello grigio trotino di cui l’uomo si è servito per vincere, vincere importanti gare di salto ostacoli a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo.
Trasportato su e giù per l’Italia e riempito di calmanti al punto da farlo crollare svenuto nel van prima di una gara per placare il suo terrore di fronte agli ostacoli, che non si è mai tradotto in un rifiuto al comando del padrone ma bensì nell’aggressione del salto, nello sforzo sempre e comunque disperato di far bene quello per cui veniva continuamente drogato, legato, picchiato, sbarrato; fino ad arrivare a tranciargli completamente e di netto, con l’imboccatura, metà lingua; fino a modificargli completamente la struttura ossea delle ginocchia, i cui traumi spesso gli rendevano impossibile camminare.
Ma questa è anche la storia di un grande amore, è anche la storia di come il nostro incontro casuale e inaspettato abbia cambiato completamente la mia vita e in parte anche la sua, che sono riuscita faticosamente a strappare a quel mondo, aiutata e guidata dai soci dell’allora neonata associazione Flaminia da Filicaja di cui ignoravo l’esistenza e alle cui persone resterò profondamente grata.
E’ la storia di come Goran mi abbia insegnato a comunicare, di come mi abbia addestrato a lavorare su me stessa per poter entrare in relazione con lui, delle ore, dei giorni dei mesi impiegati a convincerlo ad abbassare la testa per farsi spazzolare o accarezzare, delle notti passate nel box insieme per superare una colica, dei giochi, delle coccole, del lavoro fatto per meritarmi la sua fiducia. Perché a un cavallo non importa nulla di quanto possano essere vaste le nostre conoscenze equestri fino a quando non ha appurato quanto teniamo a lui.
Ci siamo riusciti a costruire un rapporto esclusivo che in quanto tale è per la vita.......
Goran, il gigante buono, è morto lunedì 1 novembre dopo aver trascorso gli ultimi 4 anni della sua vita a Filicaja. Sono “felice” che sia morto così, sdraiandosi nel prato e addormentandosi vicino a persone speciali che in questi anni l’hanno accudito con generoso affetto.
E’ stata una decisione molto sofferta quella di separarci, ai tempi. Ma sapevo di doverglielo, sapevo di dovergli restituire almeno in parte quella naturalità propria della sua essenza...e così è stato...
Oggi, 3 novembre 2010, non mi vergogno di mettere nero su bianco tutte le lacrime che sto versando scrivendo di lui, il mio dolore in questi giorni è fisico, è un buco interiore di fronte all’irreversibilità del tempo vissuto insieme. Poi mi fermo e in mezzo al pianto nasce anche un sorriso... è lui questo sorriso......sono i suoi occhi furbi, i grandi zoccoli, la punta di lancia sul collo e i grattini sulla testa che adorava. E risento l’inconfondibile nitrito, il suo odore, il suo muso caldo attaccato alla mia faccia... Quell’odore, quel calore, quell’amore sono nella mia pelle, sono un legame viscerale e indissolubile...perché un rapporto esclusivo, faticosamente conquistato, in quanto tale è per la vita......
Grazie, amore mio. Riposa bene.
Federica
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