...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Cavallo agonizzante dopo incendio. Probabile eutanasia in ritardo. IHP chiede indagini

01/04/2019

IHP ha presentato una segnalazione ai Carabinieri Forestali di Lecco in seguito alla notizia di un cavallo agonizzante dopo un incendio divampato in scuderia. L’episodio risale alla notte fra il 2 e il 3 gennaio, in una scuola di equitazione del lecchese, a Monticello Brianza, dove le fiamme, notate da alcuni passanti, hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. Fonti sul posto comunicano che sia trascorso molto tempo tra la constatazione della grave sofferenza in cui si trovava il cavallo e il doveroso intervento del veterinario per porre fine all’agonia. IHP chiede quindi alle autorità competenti di verificare nel dettaglio quanto avvenuto e di individuare se e quali comportamenti e/o omissioni possano in qualunque modo aver prolungato inutilmente la sofferenza dell’animale.

Vale la pena di ricordare che, negli anni, il quadro normativo dei reati per maltrattamento si è evoluto anche in considerazione delle sentenze della Corte di Cassazione. La legge 189 del 2004 ha riformulato all’art. 544 ter c.p. il precedente 727 c.p. e introdotto nuove ipotesi di illecito: la commissione del reato non richiede necessariamente una specifica volontà di infierire sull’animale, né che si cagioni una lesione dell’integrità fisica, potendo la sofferenza consistere in soli patimenti (come riportato in numerose sentenze della Corte di Cassazione). Inoltre, la commissione del reato si manifesta non solo nel caso di comportamenti attivi, cioè di azioni che cagionino sofferenza all’animale, ma anche in caso di comportamenti omissivi, quali non prestare cure veterinarie a un animale malato o con patologie a carico, oppure – come in questo caso – ritardare l’estrema misura della soppressione in presenza di ferite gravi e incurabili. In sostanza, per ravvisarsi il maltrattamento non è necessaria l’azione materiale di cagionare lesione ad un animale, ma è sufficiente lasciarlo soffrire (per mancanza di cure, inedia, ecc.) attraverso condotte omissive consapevoli di tali inflizioni (Cass. n. 46291/2003). A nostro avviso, ad oggi, è necessario e urgente migliorare la normativa con l’applicazione di pene certe e più severe per chi maltratta gli animali.

IHP Italian Horse Protection è una Onlus che opera su tutto il territorio nazionale per la tutela dei cavalli e degli altri equidi. Combatte gli abusi e i maltrattamenti e lavora per un cambiamento normativo e culturale che porti al riconoscimento dei loro diritti, anche attraverso la divulgazione scientifica. Inoltre si occupa del salvataggio e del recupero di equidi maltrattati e posti sotto sequestro giudiziario, che ospita presso il proprio Centro di recupero.