...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...
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02/11/2012
(2 novembre 2012)
La nostra associazione compie tre anni proprio in questi giorni: con questa newsletter “a puntate” vogliamo raccontarti i nostri successi e i progetti futuri, per dirti come traduciamo il tuo sostegno in fatti concreti.
Quello che ti abbiamo raccontato nelle prime quattro newsletter è solo l’inizio:
abbiamo tantissime altre sfide da affrontare
, considerando che in Italia il cavallo non ha una vera tutela giuridica:
- il cavallo è
l’unica specie animale
sfruttata dall’uomo in qualunque ambito un animale possa esserlo (dalle corse clandestine a quelle legali, dalle carrozze in città ai circhi, dalla macellazione alla sperimentazione…e così via in un lungo triste elenco);
- nel nostro ordinamento
non esistono norme
che fissino le condizioni di benessere di un equino, e questo rende estremamente difficile intervenire in casi di maltrattamento;
- l’
anagrafe equina
di fatto ancora non esiste;
- il cavallo è
l’unica specie animale
per la quale il proprietario può scegliere la destinazione finale, al macello oppure no: chiunque può detenere a suo piacimento cavalli DPA (destinati al macello) e NON DPA, con una pericolosa mescolanza di normative che favorisce i giri occulti;
- i controlli sui
cavalli destinati alla macellazione
hanno evidenti falle, ammesse anche dalle autorità preposte;
- la blanda normativa sui
palii
e le feste popolari viene regolarmente aggirata;
- le varie
discipline ippiche ed equestri
hanno dei regolamenti interni indipendenti, spesso discutibili sotto varie forme;
- alcune
pratiche che provocano malessere e, spesso, dolore fisico ai cavalli
non sono vietate dalla legge, come ci si aspetterebbe, ma anzi promosse dagli “addetti ai lavori”: ad esempio l’uso di fruste e frustini, speroni, pastoie, collari per il ticchio d’appoggio, martingale, alcuni tipi di morso, il tenere il cavallo isolato in box per intere giornate, il nutrirlo secondo tempi e modalità innaturali…e tanto altro ancora.
L’impegno per sovvertire questa situazione è quanto mai arduo, perché occorre un cambiamento culturale oltre che normativo: noi siamo più che motivati a portarlo avanti!
Questa è l’ultima di cinque newsletter
con le quali abbiamo voluto raccontarti i nostri primi tre anni di vita: è anche un modo per ringraziarti di aver intrapreso con noi questa difficile strada, e per mostrarti quanto impegno e passione mettiamo ogni giorno per la difesa dei cavalli, asini, muli e bardotti che hanno diritto a una vita migliore.
Il nostro percorso è ben chiaro e per farlo abbiamo bisogno di aiuto
da parte di chi ha a cuore il benessere di questi animali e vorrebbe, insieme a noi, dire basta a tutte le forme di sfruttamento a cui siamo costretti ad assistere.
Servono fondi per fare divulgazione
, per organizzare
investigazioni
, per
verificare segnalazioni
di maltrattamento in giro per l’Italia, per sostenere le
spese legali
legate alle denunce che facciamo. Senza dimenticare il funzionamento del
centro di recupero
, che ad oggi ospita 65 equini e che assorbe una quantità enorme di risorse economiche.
Continua a sostenerci, guarda in quanti modi puoi farlo!
Ci reggiamo solo su donazioni libere, per questo chiediamo il tuo indispensabile aiuto.
Una
donazione
, di qualunque importo, è sempre preziosa per noi. Qualche esempio?
- con
5 euro
assicuri per quattro giorni il farmaco necessario al nostro pony
Arturo
, che convive con una grave forma di asma;
- con
10 euro
contribuisci ad acquistare due rotoli di fascia elastica per bendaggi oppure due sacchi di fieno “wafer” per i nostri cavalli anziani;
- con
20 euro
sostieni la spesa del gasolio per il trattore per circa sei giorni;
- con
50 euro
ci aiuti ad acquistare una rotoballa di fieno oppure a coprire alcune spese legali di base;
- con
100 euro
assicuri per circa otto mesi il farmaco necessario a
Miranda
per il morbo di Cushing da cui è affetta, oppure ci aiuti a coprire i costi di viaggio per la verifica di segnalazioni di maltrattamento;
- con
500 euro
ci aiuti ad acquistare una dose di vermifugo per circa venti cavalli, o i mangimi sufficienti per circa un mese.
Puoi anche scegliere di
adottare a distanza
uno dei cavalli da noi salvati:
clicca qui
per conoscerli e leggere le modalità di adozione.
Per aiutarci e nello stesso tempo darti un tocco di eleganza, perché non acquistare un
capo d’abbigliamento “firmato” IHP
?
Clicca qui
per vederli tutti.
Se invece vuoi farci un regalo speciale
o hai possibilità di reperire per noi materiali a prezzi irrisori,
ecco la nostra “lista dei desideri”
, ovvero alcune cose che ci sarebbero utilissime ma che per il momento non ci possiamo permettere:
- tavole in legno per ampliare ulteriormente l’infermeria e per costruire una tettoia;
- pavimentazioni in gomma per l’infermeria;
- una o più cisterne per la raccolta dell’acqua piovana;
- un decespugliatore;
- due carriole;
- quattro pneumatici da fango per la nostra jeep;
- due personal computer fissi da ufficio;
- un trailer da 2 posti per trasporto cavalli;
- un escavatore.
Newsletters correlate:
Sostieni IHP, ti raccontiamo perché: 1 - la nostra mission
Sostieni IHP, ti raccontiamo perché: 2 - le denunce e i sequestri
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