06/05/2024

Sfruttare i cavalli è di moda, specialmente nel periodo di massima spinta, da parte di chi ci governa, a finanziare e agevolare allevamenti e corse di cavalli in quel settore criminogeno che è l’ippica. Le inchieste della magistratura italiana su maltrattamenti, doping e lavoro in nero? I cavalli morti in pista? L’incerto destino di quelli dismessi? Tutto questo non suscita il minimo interesse in chi ci amministra: l’importante è promuovere lo sfruttamento dei cavalli in qualsiasi occasione.

Ed ecco dunque il “Palio dell’Associazione degli Esercizi Storici Fiorentini” che si è svolto ieri, per la decima volta, all’Ippodromo delle Cascine a Firenze.

Non è un palio inteso come manifestazione storico/folkloristica: è una vera a propria corsa di trotto, svolta in ippodromo e quindi sotto l’egida del Ministero dell’Agricoltura, dove ad ogni cavallo è abbinato un esercizio storico di Firenze. Un po’ come successo a Pisa un mese fa con il “Palio dei Comuni” a San Rossore. Difficile immaginare una trovata di più basso livello, anche in termini di sensibilità verso la salvaguardia degli animali: l’ennesimo esempio di sub-cultura per cui i cavalli sono cose da usare, non esseri senzienti.

Registriamo anche il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze, che si distingue sempre di più per essere contro i cavalli: i fiaccherai, la sfilata delle carrozze dell’altro giorno e adesso questo palio.

L’Associazione Esercizi Storici Fiorentini riunisce più di sessanta aziende storiche fiorentine: artigiani, commercianti, attività ricettive, della ristorazione e dell’enogastronomia.

Qui l’elenco di questi esercizi, a cui rivolgere magari un messaggio o un'e-mail di protesta.

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