...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Palio di Ronciglione – IHP ed ENPA denunciano l’organizzazione della manifestazione.

08/03/2011

(8 marzo 2011)

A seguito del tragico esito della prova della Corsa a Vuoto di Ronciglione dello scorso sabato, Italian Horse Protection Association (IHP) e l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) hanno presentato questa mattina esposto denuncia contro gli organizzatori del Palio di Ronciglione alla Procura della Repubblica di Viterbo per i reati di cui al 544 bis e 544 ter del Codice Penale (Maltrattamento e uccisione di animali).

Qui di seguito una intervista all’Avvocato Marco Ungar, del foro di Firenze, difensore di fiducia di Italian Horse Protection:

D. Avvocato Ungar, le immagini del Palio di Ronciglione lasciano sgomenti: come è potuto accadere che venisse organizzata una manifestazione così rischiosa per i cavalli e per le persone?

R. Come manifestazione storica il palio di Ronciglione ha una tutela specifica che ne salvaguarda lo svolgimento. Sia chiaro però che tali manifestazioni hanno luogo solo grazie a specifiche autorizzazioni. La normativa stabilisce che tali eventi siano organizzati prevedendo garanzie di sicurezza per gli equini. L’Ordinanza del Ministero della Salute del 21 luglio 2009 fa preciso riferimento al fondo di gara e alle paratie di sicurezza. Nel caso di specie, vedere apposti come parapetti delle sbarre metalliche, e far correre i cavalli sui sampietrini logori e bagnati dalla pioggia e sull’asfalto come accade per il palio di Ronciglione fa sorgere dei dubbi in ordine alla responsabilità degli organizzatori dell’evento.

D. Tutto questo poteva essere evitato? Le autorizzazioni degli organizzatori erano in regola?

R. assolutamente si, poteva essere evitato. Dalle immagini si evince chiaramente l’impossibilità per i cavalli di mantenersi in equilibrio. A fronte di tale instabilità i parapetti avrebbero dovuto essere di struttura speciale, resistente agli urti ed assorbente. La circostanza poi che il manto stradale non venga ricoperto di materiale idoneo alle corse appare quantomeno crudele nei confronti dei cavalli, oltreché anacronistico. Infatti, è vero che il palio di Ronciglione trova le sue origini storiche nel medioevo, ma fino al secondo dopoguerra veniva corso su un fondo di terra battuta e non su sampietrini ed asfalto.
D’altra parte ci risulta che specialmente su questi due elementi, fondo e protezioni, si concentrasse l’attenzione del Ministero della Salute quando ha negato al Comune di Ronciglione l’autorizzazione.

D. Alla manifestazione erano presenti le Forze dell’Ordine: perché nessuno di loro ha impedito che i cavalli venissero lanciati al galoppo sull’asfalto bagnato?

R. questo non posso ancora saperlo.

D. Un cavallo è morto tragicamente e altri sono rimasti feriti: che tipo di reati è possibile ipotizzare?

R. la Legge 189/2004 ha introdotto alcuni delitti contro il sentimento per gli animali, prevedendo persino la reclusione per chi usa crudeltà o senza necessità cagiona la lesione o la morte di un animale. Purtroppo, vi sono delle deroghe proprio per le manifestazioni storiche riconosciute. Tali deroghe sono applicabili, esclusivamente, quando siano state attuate tutte le misure di tutela necessarie per evitare tragiche conseguenze per gli animali, come prescritto dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 21 luglio 2009. Nel caso di specie sono probabilmente ravvisabili a carico degli organizzatori, i delitti di cui agli artt. 544 bis (uccisione degli animali), 544 Ter (maltrattamento degli animali) codice penale.

Qui di seguito riportiamo un video sull’incidente. Le immagine sono da considerarsi destinate ad un pubblico adulto.

Video: 5 marzo 2011, Palio di Ronciglione

Articolo correlato: Orrore a Ronciglione - IHP chiede chiarimenti alle Autorità