...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

CHIARA, Italia - 19 agosto 2013

“Lavorare stanca” recita il titolo di un noto libro.
Niente di più vero, ma in alcuni casi è bene correggere questa affermazione dicendo “Lavorare stanca, ma rende felici”.
Fare volontariato a IHP costituisce uno dei suddetti casi.
Quante volte tornando a casa la sera dopo una giornata di lavoro mi sono buttata sul letto, esausta? Innumerevoli.
Quante volte mi sono lamentata per le mie braccia e gambe indolenzite? Molte.
Quante volte dopo aver controllato i cavalli, preparato infiniti bidoni di fieno e riempito altrettanti secchi d’acqua mi sono seduta con l’intenzione di non alzarmi più? Tantissime.
Ma provate a chiedermi, una volta arrivato il momento di ritornare a casa mia: “Nonostante tutto questo, torneresti ancora?”.
La mia risposta sarà sicuramente affermativa.
Perché ogni secondo trascorso a lavorare come volontaria dico a me stessa “Voglio rimanere qua per sempre”.
Perché la pace in cui mi trovo immersa ha un valore inestimabile per la sua rarità.
Perché le amicizie che si stringono a IHP sono destinate a durare anche se si è separati da enormi distanze.
Perché mi si insegna ogni volta ad assumermi delle responsabilità e mi si fornisce un cammino di crescita personale che percorro con serenità.
Perché la fatica che faccio è abbondantemente ripagata in quanto sono consapevole che mediante essa posso essere utile a quelle creature che amo tanto, che ogni mio gesto è indispensabile, anche se apparentemente di poco conto.
Perché mi viene spiegato che i cavalli hanno una grande stazza ma un cuore ancora più grande, e che l’amore che sono capaci di donarmi è immenso, tanto che difficilmente potrei ricambiarlo del tutto.
E non posso far altro che dire un sentito e sincero “Grazie” a tutti coloro (bipedi e non) che mi hanno permesso e mi permetteranno di vivere questa esperienza, che ci saranno sempre per accogliermi in quella che considero un po’ la mia seconda casa.