...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Pastone una volta ogni tanto? Meglio evitare

  • Veterinaria

di Emanuela Valle, medico veterinario ippiatra, docente all'Università di Torino

 

Secondo una usanza tramandata nel mondo dei cavalli, il pastone una volta alla settimana sarebbe un toccasana per le sue virtù di alimento benefico e rinfrescante per l’intestino. Tuttavia parecchi di noi hanno visto gli effetti di questa “tradizione” il giorno dopo la sua somministrazione: in molti casi infatti il cavallo “sporca molle” e se qualcuno crede che questo sia un effetto benefico nel prevenire le costipazioni si sbaglia.

 

Spesso, i cavalli che mangiano il pastone una volta ogni tanto hanno episodi di diarrea nei giorni successivi

 

Infatti, questa conseguenza è dovuta proprio a uno squilibrio creato nell’ambiente intestinale che altera i microrganismi che vi risiedono e di conseguenza anche la qualità delle feci.

Dunque un cambio repentino di alimentazione, come è quella appunto di somministrare una bella mangiatoia piena di pastone a base di cereali e crusca una volta ogni tanto, non è un toccasana per i cavalli, per diverse ragioni che è bene valutare insieme.

  • Variazione brusca della dieta: soprattutto se il cavallo non consuma quotidianamente le materie prime comunemente usate nel pastone come orzo, crusca e magari avena e mais, dobbiamo pensare che la sua popolazione di microrganismi non è abituata e questo crea un disequilibrio che non ha effetti positivi per la salute intestinale.
  • Quantitativi eccessivi: se si somministra il pastone prevedendo le classiche dosi comunemente riportate nelle “ricette” tramandate (esempio 1,5 kg di orzo e 1 kg di crusca per un cavallo di 500 kg) dobbiamo sapere che superiamo la sua capacità digestiva dell’amido. Questo vuol dire che molto amido arriva nel grosso intestino e dunque crea fermentazioni anomale che, per l’appunto, si traducono nell’effetto lassativo che spesso vediamo.

 

I cereali contengono soprattutto amido, che il cavallo non è in grado di digerire bene. Per questo non dobbiamo esagerare con le quote di cereali fornite

 

  • Rapporto squilibrato: i cereali, ma soprattutto la crusca hanno un rapporto calcio e fosforo sbilanciato. In pratica il fosforo è contenuto in quantitativi superiori al calcio e questo a lungo andare causa uno sbilanciamento della quota di minerali forniti creando effetti sulla mineralizzazione delle ossa. Ad esempio in passato era facile vedere cavalli con la malattia della testa grossa. Era infatti il caso tipico dei cavalli del mugnaio, alimentati quotidianamente con pastoni abbondanti di crusca, sottoprodotto della lavorazione del frumento. Questi cavalli, nutriti con molta crusca, presentavano rammollimento delle ossa tra cui la mandibola che conferiva il tipico aspetto della testa grossa, proprio a causa dello squilibrio nel rapporto calcio e fosforo nella loro dieta.

(foto: Veterian Key)

 

  • Carenza di fibra: il pastone a base di cereali ha meno del 10% di fibra, mentre un foraggio ne ha almeno il 30%. Dunque, se si dà un pastone a base di cereali per aiutare l’intestino del cavallo a recuperare dopo una colica, è bene sapere che in realtà non lo stiamo aiutando.

 

Alternative al pastone

Se si vuole davvero somministrare un alimento benefico che aiuti l’intestino a lavorare meglio e assumere acqua, la scelta deve ricadere tra i prodotti fibrosi. Tra questi possiamo scegliere:

  • Le super fibre: polpe di barbabietola e buccette di soia, sono chiamate così in quanto contengono fibra molto fermentescibile. Al contrario del fieno posseggono più emicellulose e pectine che possono essere fermentate rapidamente dai microrganismi con la produzione di acido butirrico. Questa sostanza è un’ottima fonte di energia per la vitalità dei colonociti, le cellule del grosso intestino. Generalmente vanno bene aggiunte in dosi di 200-400 g (peso secco) al giorno. Per la preparazione devono essere lasciate a bagno affinché assorbano bene acqua e somministrate quotidianamente per avere effetti benefici a lungo termine ed evitare cambi continui di alimentazione.

polpe di barbabietola

 

  • Fieni trattati: fieni in pellet, in cubetti o sminuzzati sono ottimi prodotti per preparare un’aggiunta fibrosa per il nostro cavallo. L’ideale è prepararli proprio come se fossero un pastone. Aggiungiamo acqua calda e lasciamo riposare mescolando di tanto in tanto per almeno un’ora. La fibra ha proprietà leganti l’acqua che viene rilasciata nel grosso intestino, contribuendo a mantenere un apporto di liquidi corretto e allo stesso tempo fornire fibra per la sua funzionalità.

 

Alcuni consigli per preparare un pastone salutare

Premesso che la scelta per un buon pastone deve ricadere tra gli alimenti fibrosi, dobbiamo ricordarci che questi vanno somministrati quotidianamente e introdotti gradualmente. Per un cavallo di 500 kg possiamo optare per:

  • 200 g di polpe (peso secco) più 800 g di fieno in pellet o in cubetti
  • 1 kg di fieno sminuzzato o cubettato
  • 1 kg di un pastone fibroso in commercio (cioè con una composizione fibrosa di almeno il 18%).

Una volta scelta l’opzione più compatibile con la nostra gestione per la preparazione, aggiungiamo 2 litri circa di acqua bollente e lasciamo riposare per almeno un’ora. Prima della somministrazione aggiungiamo qualche carota o mela, sempre che il nostro cavallo mastichi bene, e 30 g di lievito di birra.

Abituiamo il cavallo a questa preparazione gradualmente iniziando con 300 g e aumentando fino al quantitativo desiderato*. Poi somministriamolo tutti i giorni: così facendo forniremo acqua, fibra e probiotici salutari per il suo intestino.

* è comunque fondamentale farsi consigliare da un nutrizionista esperto o dal proprio veterinario di fiducia.

 

Altri articoli di Emanuela Valle:

Lo stomaco e l'alimentazione del cavallo

I denti e la masticazione

Numeri virali

La frusta