...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Corsa clandestina bloccata dalla Polizia a Catania: sequestrati due cavalli e denunciate otto persone

27/03/2015

(4 dicembre 2014)

Una scena che si ripete spesso, per le vie di molte città del sud Italia: un migliaio di persone, assiepate lungo un tratto rettilineo della strada provinciale, ad assistere alla folle corsa di due calessi attorniati da decine di moto e scooter che li incitano a suon di urla e di clacson.

Ma stavolta la Polizia aveva organizzato un vero e proprio blitz, bloccando la corsa in un’operazione per niente semplice: i fantini, infatti, hanno cercato di fuggire innescando due incidenti. In uno ha riportato lievi ferite un cavallo, mentre nell’altro è incappato un pregiudicato noto col nomignolo di Zicchinetta, che ha riportato varie fratture.
L’operazione si è conclusa con successo: i due cavalli sono adesso sotto sequestro in un luogo sicuro, mentre 8 persone sono state denunciate per maltrattamento di animali e favoreggiamento. GUARDA IL VIDEO DELLA POLIZIA
Spesso immaginate come fenomeno folkloristico, le corse clandestine sono in realtà una fonte di lucro per la criminalità organizzata, considerato che intorno a una singola corsa possono girare centinaia di migliaia di euro di scommesse.

Abbiamo raggiunto telefonicamente un ispettore del Reparto a Cavallo della Questura di Catania, per farci raccontare l’operazione e per parlare di quanto sia difficile contrastare questo fenomeno.

Ci capita spesso, infatti, di ricevere segnalazioni di video e foto di corse clandestine che circolano tranquillamente sui social network, con tanto di nomi e luoghi. Ci viene chiesto come sia possibile tutto questo, così alla luce del sole, senza che Le autorità intervengano.

Ebbene, non è così semplice: come ci ha ben spiegato l’ispettore di Polizia, fare un blitz per fermare una corsa clandestina significa mobilitare decine di agenti e, prima ancora, attivare dei servizi speciali e sviluppare indagini spesso lunghe e complesse. Tutto questo, specialmente in una città come Catania che di problemi di criminalità ne ha a bizzeffe, non è possibile farlo regolarmente ad ogni segnalazione.

Ma l’aspetto più dolente è quello giuridico, ovvero quali sono i reati contestabili anche quando i criminali vengono colti in flagrante. Ebbene, la sola denuncia per maltrattamento di animali spesso fa loro solamente il solletico, viste le pene blande. E il reato di blocco stradale è stato depenalizzato. Dunque, se non si riesce a contestare reati più gravi, quali la scommessa clandestina o il possesso di armi o droghe, si rischia di organizzare un’operazione impegnativa per ottenere scarsi risultati.

A tal proposito dichiara Sonny Richichi, Presidente IHP: “Come la legge contro i maltrattamenti aveva incrementato – includendo anche l’arresto – le pene per i combattimenti fra cani, anche questo tipo di attività apparentemente meno cruente dovrebbero essere sanzionate, sia per proteggere gli animali che per contrastare gruppi criminali che ne hanno fatto uno dei loro canali di finanziamento accanto a droga e altro. Chiediamo pertanto un intervento urgente del Governo per stabilire sanzioni serie contro le corse clandestine.”

Ricordiamo che lo scorso anno la collaborazione tra Polizia di Catania, IHP e Striscia La Notizia portò al sequestro di 4 cavalli sfruttati nelle corse clandestine (leggi l’articolo)