...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
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Milano, cavalli legati a catena tra le lamiere, altri fatti sparire: intervento di IHP, Forze dell’Ordine e Striscia La Notizia [VIDEO]

17/12/2013

IL SERVIZIO DI STRISCIA LA NOTIZIA

Lo scorso 29 novembre IHP ha ricevuto la segnalazione di un caso di maltrattamento e sospetto di furto di 7 cavalle provenienti dall’allevamento il Grifone di Vinovo, in provincia di Torino (conosciuto perché lì vive attualmente Varenne).
Il Sig. Mulas, proprietario, ci raccontava di aver deciso di cederle perché in preda a gravi problemi finanziari, cercando per loro un posto idoneo e soprattutto qualcuno che potesse prendersene cura nel migliore dei modi. Al suo annuncio aveva risposto un tizio di Milano, che si era presentato come un facoltoso appassionato costretto su una sedia a rotelle: nel corso delle numerose telefonate, questi raccontava di possedere un parco nel quale le cavalle avrebbero vissuto libere facendogli compagnia: il tono affabile e le tante rassicurazioni avevano convinto Mulas che – commettendo a nostro avviso un grave errore – decideva di inviare le cavalle direttamente nel posto indicatogli. Dove però la realtà era tutt’altra: il trasportatore, infatti, veniva invitato con varie scuse a scaricare i cavalli in un luogo fatiscente, pieno di rottami e detriti vari. Ad accogliere i cavalli pare ci fossero quattro personaggi attualmente ancora non identificati.

Insospettito, la mattina seguente Mulas si è recato di corsa sul posto (via Quinto Sole a Milano, nei pressi di via Ripamonti), rendendosi conto di essere stato vittima di una truffa: delle sue cavalle nessuna traccia…e al posto del parco c’era una improbabile struttura in lamiera con un portone serrato che ne impediva l’accesso, e la vista, all’interno.
E’ a quel punto che ci ha chiamati.
Una nostra volontaria è andata subito a verificare e, attraverso il muro di cinta, ha visto una cavalla legata corta alla catena, sul cemento, senza acqua né cibo.
Dopo un po’ si è presentato l’acquirente: non su una sedia a rotelle ma…guidando una macchina e camminando con le sue gambe. Il finto invalido appassionato di cavalli ha dunque gettato la maschera, iniziando ad avere atteggiamenti molto aggressivi e minacciosi, prima di andare via.

Dopo avere tentato invano di contattare l’Asl, a nostro supporto è intervenuto Edoardo Stoppa di Striscia La Notizia, per documentare insieme alla sua troupe l’assurda situazione: oltre alla cavalla legata alla catena, sono stati individuati altri tre cavalli tenuti legati dentro a box di lamiera. Abbiamo atteso fino a tarda serata il ritorno del sedicente invalido, che alle domande di Stoppa ha risposto con estrema violenza, fino a lanciare contro di lui e gli operatori pietre e spranghe di ferro.
La mattina successiva abbiamo preso contatti con la task force per il benessere animale del Ministero della Salute, che ha prontamente attivato i NAS, la Polizia locale, l’Azienda Sanitaria regionale e l’Asl di Milano.
Fatta irruzione in quel posto allucinante, le Autorità intervenute hanno ottenuto immediatamente dal magistrato l’ordinanza di sequestro: in poche ore è stato organizzato il trasferimento degli animali (4 cavalli e due caprette), portati in un luogo sicuro messo a disposizione da un’altra volontaria IHP. Anche questa parte è stata documentata da Striscia (GUARDA IL SERVIZIO).
Tra i quattro cavalli ritrovati, solo una appartiene all’allevamento Il Grifone, mentre delle altre sei non c’è nessuna traccia e abbiamo il fondato sospetto che siano state avviate clandestinamente al macello: i NAS stanno indagando.
In attesa dello sviluppo delle indagini, resta da chiedersi come sia possibile che i veterinari dell’ASL abbiano potuto rilasciare un codice stalla (autorizzazione alla detenzione di equidi) a un luogo in simili condizioni di degrado, peraltro senza alcuna documentazione legale appropriata. Poiché non è il primo caso di autorizzazioni “facili” rilasciate senza neanche un sopralluogo, chiediamo al Ministero della Salute di richiamare le Asl ad un corretto svolgimento di questa parte del loro lavoro.