...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Ippica, altri incidenti mortali a due cavalli: ma nessuno protesta

01/03/2013

(28 febbraio 2013)

Da svariati mesi gli addetti del settore dell’ippica lanciano appelli e scendono in piazza chiedendo aiuti di Stato per tenere in vita un’attività ormai in profonda crisi, utilizzando biecamente anche l’argomento della macellazione dei cavalli come leva emotiva nei confronti dei cittadini che non sanno come funziona questo comparto.

Nessuna voce, però, si leva per parlare dei cavalli che rimangono uccisi in pista, quasi fosse un argomento tabù oggi più che in passato, qualcosa da tenere nascosto per non rovinare la discutibile immagine dell’amore per i cavalli che l’ippica tenta maldestramente di riaggiustare.

Ecco allora che, il 17 febbraio a Pisa, Luxury Baby e Fastidigrass sono morti nel silenzio generale. Leggendo i risultati delle corse vengono riportati come “caduti”: termine tecnico o triste richiamo a chi, suo malgrado, lascia la vita sul campo per eseguire ordini che qualcun altro impone?

Luxury Baby è franata rovinosamente nell’ultimo salto, mentre Fastidigrass si è irrimediabilmente rotto un arto all’ultima curva.

Ciò che salta alla nostra attenzione, scorrendo i partecipanti alle varie corse e specialmente quelle a ostacoli, è che molto spesso vanno in pista cavalli riconducibili allo stesso allenatore…e gira e rigira gli allenatori (spesso anche gli allevatori) sono sempre gli stessi: questo fa pensare che, più che corse vere e proprie, siano tentativi di riempire il calendario e acquisire i montepremi (che, ricordiamo, sono in massima parte formati con denaro dei contribuenti). Spesso in pista finiscono cavalli poco allenati, il che spiega l’elevato numero di incidenti e infortuni.

Appena sapremo l’esito della formazione del nuovo Governo, ci rivolgeremo al neo Ministro dell’Agricoltura per chiedere di porre fine al finanziamento di un settore che reclama aiuti ma che non ha mai dimostrato di voler minimamente tutelare gli animali. A partire dall’anagrafe di fatto inesistente, fino ad arrivare al macello che quasi sempre è la destinazione finale dei cavalli scartati dalle piste e dai campi di gara (il discorso vale infatti anche per gli altri sport equestri, che non ricadono nelle competenze del MIPAAF).

Molti ci chiedono cosa pensiamo dei vari appelli che girano in rete sulla chiusura degli ippodromi: affidiamo la risposta al nostro APPROFONDIMENTO.

GUARDA LE IMMAGINI DELLA CADUTA DI LUXURY BABY (dal minuto 04:15)

GUARDA LE IMMAGINI DELL’INCIDENTE DI FASTIDIGRASS (dal minuto 03:57)