02/11/2025

Dopo anni di solitudine e difficoltà, Acorada Girl finalmente trova pace, compagnia e ampi spazi grazie a un’adozione consapevole e al nostro supporto

Oggi vi raccontiamo una storia che spiega bene qual è l’approccio della gran parte degli operatori delle corse nei confronti dei cavalli ma che è anche piena di speranza e si conclude nel mondo migliore. La protagonista è la cavalla Acorada Girl. Dopo anni trascorsi nel mondo del salto a ostacoli, Acorada era stata utilizzata come fattrice. Quando perse un puledro, il suo destino sembrava segnato: il proprietario era deciso a farla abbattere. In quel momento una donna, Donatella, scelse di intervenire e se ne assunse la responsabilità. La fece operare, la curò e la portò con sé, affrontando spese e difficoltà per quasi dieci anni. Donatella ha assunto tutto il peso e la responsabilità della scelta che ha fatto. Ma a un certo punto la situazione è diventata per lei insostenibile. E Acorada, nonostante le migliori intenzioni della donna che l’aveva salvata, non viveva in una situazione ideale: soprattutto perché era sola, mentre i cavalli hanno un bisogno vitale della compagnia dei loro simili. Donatella ha chiesto aiuto a IHP per trovare ad Acorada una nuova sistemazione.
E IHP l’ha trovata. La ricerca non è stata semplice: serviva un luogo adatto, con le giuste condizioni ambientali e relazionali. Finalmente, è arrivata la risposta giusta. Cristina, colpita dal suo appello, ha deciso di accoglierla nella sua proprietà in Toscana. Oggi Acorada vive in un contesto splendido, circondata da altri cavalli, immersa nella natura e libera di muoversi in ampi spazi. Ha ritrovato equilibrio, fiducia e la possibilità di esprimere la sua vera indole. Poter socializzare, correre, annusare, appartenere a un gruppo: per un cavallo tutto questo non è un lusso, ma una necessità vitale. Sui nostri canali social potete vedere il video dell’arrivo di Acorada nella nuova casa: il suo nitrito, alla vista degli altri cavalli, è un inno alla gioia. Questo risultato – uno dei tanti “lieto fine” che IHP riesce a scrivere - è frutto della collaborazione di più soggetti: della persona che si è rivolta a noi quando si è trovata in difficoltà, del nostro staff e dei nostri volontari che si sono dati da fare per trovare una soluzione, di Cristina e la sua famiglia che hanno accolto Acorada, delle tante persone che credono nel nostro lavoro, e anche di chi, semplicemente, condivide un appello, una foto o una storia pubblicata sui nostri canali social. Ogni gesto, per piccolo che possa sembrare, può contribuire a salvare una vita.

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