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Fattorie del sangue: secondo la Vigilanza europea l’Islanda viola le norme per produrre il PMSG

22/05/2023

ESA, l’Autorità di Vigilanza di EFTA (Associazione Europea di Libero Scambio) si è pronunciata sulla denuncia presentata da un coordinamento di associazioni animaliste europee, delle quali IHP è il riferimento italiano, e ha chiarito che l’Islanda viola le norme europee per produrre l’ormone PMSG nelle famigerate “fattorie del sangue”, dove cavalle gravide vengono letteralmente torturate a beneficio dell’industria farmaceutica che serve gli allevamenti intensivi.

Essendo membro dell’Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA), l’Islanda deve rispettare le regole dello Spazio economico europeo (SEE), la maggior parte delle quali sono allineate con quelle dell'UE. Nel reclamo ufficiale presentato dalle associazioni animaliste europee all’Autorità di Vigilanza di EFTA, si sottolineava che l’Islanda non applica correttamente la legislazione europea in materia di protezione degli animali utilizzati a fini scientifici: in particolare, l’Islanda non rispetta il principio comunitario delle 3 R (Replace, Reduce, Refine ovvero sostituzione, affinamento e riduzione) secondo  il quale, ove possibile, gli esperimenti sugli animali devono essere sostituiti da metodi alternativi.

Le associazioni animaliste hanno documentato che per la produzione dell’ormone PMSG – che poi viene impiegato nella produzione di farmaci da somministrare negli allevamenti intensivi di carne per massimizzare la produzione – le cavalle in Islanda subiscono violenze, ferite, traumi ripetuti. Inoltre, la quantità di sangue raccolta - cinque litri a settimana - supera qualsiasi linea guida internazionale esistente in materia.

Nel caso del PMSG le alternative esistono e quindi la legge europea delle 3R può essere rispettata: i produttori di carne possono contare su una serie di metodi privi di ormoni e su medicinali sintetici autorizzati. Su queste basi, le associazioni animaliste avevano inoltrato la denuncia a ESA, chiedendo che anche l’Islanda applichi correttamente le norme UE. ESA ha dato ragione alle associazioni, guidate da Animal Welfare Foundation e Tierschutzbund Zürich (AWF|TSB) e da Eurogroup for Animals.

“Anche se con estremo ritardo, le autorità cominciano a intervenire sulla base delle nostre denunce e segnalazioni – dichiara il presidente di IHP, Sonny Richichi -. Ricordiamo che già il Parlamento europeo in seduta plenaria, nel novembre 2021, aveva chiesto alla Commissione europea il divieto di produzione e di importazione di PMSG in Europa, ma ancora nulla è stato fatto al riguardo. Bene che adesso l’ESA sia intervenuta e speriamo che questo porti a un risultato concreto per bloccare le fattorie del sangue”.

LEGGI IL COMUNICATO DI ESA

 

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