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Sardegna, cavallo muore dopo gara: IHP presenta un esposto in Procura

27/07/2022

Il presidente Richichi: “Con una temperatura di oltre 40 gradi Fise e Regione Sardegna dovevano bloccare la corsa”

IHP ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano per chiedere di accertare eventuali responsabilità per la morte di un cavallo dopo una gara di salto a ostacoli che si è svolta lo scorso 24 luglio ad Abbasanta (Oristano, Sardegna), secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa. 

“Stando a quanto abbiamo appreso dalla stampa, un cavallo di 18 anni di nome Korona Klaudius è morto ad Abbasanta lo scorso 24 luglio, subito dopo aver effettuato una gara di salto ostacoli intorno alle ore 13, quando la temperatura era prossima ai 40 gradi e quindi in condizioni climatiche proibitive per il tipo di sforzo richiesto agli animali”, dice il presidente di IHP Sonny Richichi.

“IHP aveva protestato già il 22 luglio nei confronti della FISE Federazione Italiana Sport Equestri per aver organizzato numerosi concorsi ippici in varie località italiane segnalate come territori in allerta meteo per l’ondata anomala di caldo di questi giorni. Le gare in programma sono state svolte comunque, senza alcun accorgimento per il benessere dei cavalli, neanche cercando di evitare le ore più calde della giornata – prosegue Richichi -. Nello specifico, il concorso di salto ostacoli denominato 'A1 + Tappa Trofeo dei nuraghi – Ambassador', in programma dal 21 al 24 luglio ad Abbasanta presso l’Azienda Tanca Regia, era organizzato sotto l’egida FISE (membro del CONI), da Fise Sardegna e dall’agenzia Agris della Regione Sardegna”.

FISE e Regione Sardegna avrebbero potuto e dovuto imporre uno stop a qualsiasi concorso e manifestazione fino al cessare dell’ondata di caldo. Stessa cosa avrebbe potuto fare il comitato Fise Sardegna. Ma nessuno di questi organi ha agito. Gli stessi proprietari, detentori, fantini avrebbero potuto liberamente decidere di non sottoporre i propri animali all’eccessivo sforzo e all’eccessivo rischio dato da una competizione oltremodo stressante e faticosa date le altissime temperature e il caldo percepito. Quello che è successo non può essere archiviato come una fatalità. Chiediamo dunque alle Autorità competenti di accertare ogni eventuale responsabilità sulla morte del cavallo Korona Klaudius: di chi ha organizzato, chi ha partecipato, chi avrebbe dovuto vigilare sulla tutela degli animali”, conclude il presidente di IHP.

(immagine: da YouTube)

 

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