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Palio di Siena del 2 luglio: cinque cavalli su dieci infortunati, uno grave. E La7 sdogana le frustate ai cavalli

05/07/2022

Torna il palio di Siena dopo i forzati annullamenti per il Covid, e immancabilmente tornano gli incidenti ai cavalli.

Già nella terza prova e nella prova generale che hanno preceduto il palio, due cavalli si infortunano e i veterinari decisdono di escluderli dalla corsa per precauzione: Vankook, contrada della Civetta, cade in curva e successivamente viene giudicato dai veterinari non in condizione di correre, e Schietta, contrada dell’Istrice, azzoppata a un posteriore e anch’essa esclusa dalla corsa.

Il sindaco di Siena spiega la scelta davanti alle telecamere, dicendo che bisogna adeguarsi alle “mutate sensibilità” (che tradotto significa: se quei due cavalli partecipassero al palio e dovesse succedergli qualcosa, l’immagine di Siena ne uscirebbe compromessa). Mentre lui pronuncia queste parole, i contradaioli della Civetta inscenano una protesta contro la decisione: per loro il cavallo deve correre, in barba al parere dei veterinari.

A causa di queste due esclusioni, i cavalli che si presentano alla partenza sono 8 e non più 10. Ma già nelle fasi prima del via il cavallo Volpino, su una falsa mossa, va a sbattere contro il sostegno del secondo canapo, facendosi male: viene giudicato inidoneo a correre e ritirato. Poco dopo, su un'altra mossa falsa, cade il cavallo Uragano Rosso: stavolta a farsi male è il fantino Stefano Piras, portato fuori in barella, ma il cavallo sembra avere una ferita sanguinante precedente alla caduta.

Non è finita qui. La corsa parte e notiamo un’anomalia: un cavallo rimane piantato, dopo neanche mezzo giro è già staccato dagli altri cavalli di centinaia di metri e già dopo un giro sparisce dalla pista. Si tratta di Vitzichesu, contrada di Valdimontone. Solamente qualche giorno dopo riusciamo a sapere che anche lui è caduto (alla prima curva) e che è stato portato in clinica.

Ma l’incidente più grave si scopre solamente dopo. Si è fatto male anche il cavallo che ha tagliato il traguardo per ultimo: Zentile, contrada della Chiocciola, arriva quinto ma molto staccato dagli altri. Il motivo si saprà più tardi ed è l’infortunio più grave di tutti: il cavallo ha subìto una deungulazione, ovvero il distacco della scatola cornea, la parte esterna del piede. La clinica veterinaria del Ceppo del Dott. Raffaello Ciampoli (la clinica ufficiale del palio di Siena) minimizza nelle dichiarazioni alla stampa locale, ma ammette comunque che la guarigione richiederà dei mesi e cure delicate.

Per chiudere in bellezza, si vede il fantino vincitore del palio, Tittia (al secolo Giovanni Atzeni) frustare almeno 15 volte il povero cavallo Zio Frac negli ultimi secondi della corsa. “Un altro comportamento vergognoso nei confronti dell’animale, accettato e condiviso da un popolo che sventola il suo presunto e ipocrita amore per i cavalli”, dichiara Sonny Richichi, presidente di IHP.

“Per quanti sforzi possano fare il Comune, l’Ente Palio, le Contrade e persino alcuni giornalisti, il palio di Siena continua a rivelarsi uno spettacolo di sfruttamento dei cavalli che, paradossalmente, sta portando questa città a perdere credibilità a scapito della festa e della rievocazione medioevale, rovinate dalle immagini di animali costretti a correre con un alto rischio di incidenti dato dal contesto e dalla pista. Tutto per una presunta tradizione”, continua Richichi.

La7 si è sostituita quest’anno alla RAI nell’esibire la diretta del palio e incredibilmente, nel servizio di presentazione andato in onda al TG (diretto da Enrico Mentana) delle 13:30 il 2 luglio, poche ore prima del palio, ha sdoganato le nerbate ai cavalli. Il giornalista Guy Chiappaventi: “Cavalcano senza sella, i fantini del palio, col nerbo di bue in mano per frustare il proprio cavallo ma anche quello degli altri, e i loro avversari, pagati come rock star: vincere un palio può costare centinaia di migliaia di euro alla contrada”. Senza ritegno anche il fantino Andrea Coghe, intervistato nel servizio, che alla domanda: “Cosa faresti per vincere il palio?” risponde senza esitazioni: “Qualsiasi cosa”.

Questa è la cultura che Siena esporta oggi e che La7 manda in onda in diretta televisiva.

In foto: la cavalla Schietta (dalla rete)

Fonte: Corriere di Siena / La7

- Il sindaco di Siena sull’esclusione dei due cavalli infortunati

- Le proteste dei contradaioli per l’esclusione

- Il servizio al TG La7 (dal minuto 27:35)

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