...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Brutalizzare la natura di un cavallo in nome di uno pseudo-sport

29/05/2021

Grazie a una segnalazione abbiamo intercettato in rete un video, pubblicato su Instagram sulla pagina “yankee.gun”: guarda il video

Nel video si vede un cavallo in un’esibizione di reining e poi lo stesso cavallo che, da solo in un campo, gira su stesso in modo ossessivo, ripetendo gli stessi movimenti che faceva in gara.

Per commentare queste tristi immagini, che evidenziano a che punto si possa brutalizzare la natura di un cavallo in nome di uno pseudo-sport, abbiamo chiesto un parere alla Dott.ssa Rachele Malavasi, nostra consulente scientifica sull’etologia del cavallo.

 

"La flessibilità mentale è una dotazione estremamente importante in Natura: permette di affrontare la variabilità delle sfide proposte, di cambiare idea, di rendersi conto che un’azione intrapresa non porta al risultato sperato e di tentarne una differente. Permette inoltre di gestire lo stress, perchè avere tante soluzioni a disposizione dà una maggiore sicurezza. In Natura un cavallo ha mille occasioni di esercitare la propria flessibilità mentale perchè sceglie continuamente se e quando muoversi, interagire, mangiare, frequenta ambienti con caratteristiche differenti e tanti cavalli diversi. Tante sfide e quindi tante soluzioni.

La Natura, tra l'altro, ha fatto in modo che questo processo in cui il cavallo si rende protagonista della propria vita costruendosi euristiche (ipotesi di soluzione ai problemi) sia piacevole, attraverso la mediazione della dopamina nel corpo striato. Così il giovane cavallo è spinto a cercarsi occasioni di apprendimento e diventa competente. Ha pensato proprio a tutto!!

Un video come quello che stiamo commentando dovrebbe quindi far riflettere. Un cavallo che ha a disposizione un bel prato, con erba da mangiare ed alberi su cui grattarsi, perchè dovrebbe esercitare un comportamento ripetitivo come quello, lo stesso che gli viene proposto più e più volte nelle sessioni di addestramento? Il motivo potrebbe essere proprio in quei meccanismi legati al piacere. Quando un soggetto non è più libero di esprimere le proprie motivazioni, quando è frustrato perchè non ha libertà di scelta, quando in pratica gli viene negata la possibilità di essere padrone di se stesso, deve trovare una soluzione a questo estremo disagio. Come nella stereotipia nota come "ticchio d'appoggio", potrebbe perdere la capacità di provare piacere nella creazione di nuove soluzioni, tanto non ha la possibilità di farlo: i recettori della dopamina nel corpo striato subiscono dei cambiamenti per cui essere creativi non dà più quel piacere. Ma così facendo non si perde solo il piacere della flessibilità mentale, ma anche la flessibilità mentale stessa. Un cambiamento che, in Natura, porterebbe alla morte certa.

Il cavallo nel video quindi potrebbe riproporre questo comportamento ripetitivo ed inutile perchè avrebbe perso la capacità di capire cosa gli dà veramente soddisfazione (relazione con i compagni, esplorazione, libero movimento...) e perchè non ha modo di ideare nuove strategie di comportamento. E' stato, in pratica, troppo condizionato ad eseguire sempre la stessa cosa, è frustrato e il suo cervello...cerca di adattarsi alle costrizioni. Nei cavalli si parla, in certi casi, di impotenza appresa: il cavallo capisce che non ha scampo e si chiude in se stesso. Sembra di osservare cavalli docili, ma sono solo spettri. 

Non solo la mente, ma anche il fisico ne esce distrutto perché queste discipline rovinano la cartilagine, che data la precoce età a cui vengono addestrati questi cavalli si deposita in maniera innaturale, dovendo seguire le estreme sollecitazioni asimmetriche dei movimenti a circolo stretto. Del reining i ricercatori dicono che “non è questione di se arriverà la laminite, ma di quando”, perché i cavalli sono selezionati per avere piedi stretti per spinnare meglio, ma iper-sollecitati. Sono cavalli destinati a soffrire di dolori articolari ed ossei, ma i cavalli, essendo prede, manifestano il dolore solo quando non possono proprio evitarlo, quindi molti continuano le attività pur doloranti."

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Riferimenti bibliografici:

Ferrero (2000) Patologie ortopediche con particolare riferimento al cavallo da reining

Jackman (2001) Common Lameness in the Cutting and Reining Horse

Menarim (2012) Radiographic abnormalities in barrel racing horses

Roberts, K., Hemmings, A. J., McBride, S. D., & Parker, M. O. (2017). Causal factors of oral versus locomotor stereotypy in the horse. Journal of Veterinary Behavior, 20, 37-43.