...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

IHP, indignazione e rammarico per scelta Università di Pisa

09/04/2021

Il presidente: “Il primo studio sui cavalli che si riconoscono allo specchio era stato condotto grazie alla nostra associazione che mise a disposizione gratuitamente strutture e personale. Dispiace che una così nobile Accademia se ne sia appropriata senza neppure menzionare il nostro lavoro”.

“Siamo fortemente indignati e rammaricati per il comportamento tenuto dell'Università di Pisa che ieri ha comunicato ufficialmente che la ricerca sul fatto che i cavalli sono capaci di riconoscersi allo specchio è stata pubblicata sulla rivista Animal Cognition. Secondo la comunicazione dell'Università, l'esperimento è stato condotto presso il Centro Addestramento Etologico di San Marcello Pistoiese replicando un precedente esperimento. Ebbene il 'precedente esperimento' era stato condotto nel 2014 presso il Centro di recupero gestito da IHP che è la principale associazione italiana attiva nella tutela dei cavalli che ha messo gratuitamente a disposizione per settimane cavalli, strutture, personale e attrezzature con l'unico scopo di contribuire al progresso della ricerca scientifica”.

Così il presidente di IHP, Sonny Richichi, commenta la notizia della pubblicazione dello studio firmato dalla professoressa Elisabetta Palagi dell'Università di Pisa e dal suo team.

“Abbiamo ore e ore di video che mostrano esattamente le fasi dell'esperimento citato nella ricerca, dalla preparazione dei cavalli alla marcatura colorata fino alle riprese del comportamento degli animali davanti allo specchio” aggiunge il presidente di IHP. “L'esperimento venne fatto grazie al nostro supporto, per la prima volta in Italia, in due differenti sessioni: tra il 12 e il 14 agosto 2014 e poi tra il 29 settembre e il 5 ottobre dello stesso anno.  Il fatto che un'istituzione come l'Università di Pisa, nota e stimata anche a livello internazionale, si appropri integralmente dei risultati di questo lavoro senza neppure citare la principale associazione italiana che ogni giorno si batte per diffondere una maggiore consapevolezza sulle caratteristiche etologiche dei cavalli ai fini di una loro piena tutela, procura un misto di indignazione e desolazione”.

Il comunicato dell'Università di Pisa

 

IMMAGINI TRATTE DALLO STUDIO DEL 2014: