...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

PULEDRINA ENNESIMA VITTIMA DELL’UOMO

09/01/2021

Lo scorso 7 gennaio siamo stati raggiunti da una segnalazione da Locri, in provincia di Reggio Calabria. Nella mattinata si era verificato un incidente lungo la Strada Statale 106: un piccolo cavallo vagante per strada, che poi si è rivelata una puledra di circa 3 anni, era stata investita da un’automobile. Nessuna conseguenza per il guidatore, ma per la cavallina sì: aveva una frattura completa ed esposta del metacarpo e c’era bisogno urgentemente di un veterinario ippiatra che si recasse sul posto per valutarne la gravità.

Iniziava un lungo giro di telefonate, perché i pochi veterinari ippiatri operanti in zona erano indisponibili, o per malattia o per impegni a centinaia di chilometri di distanza. Alla fine incontravamo la disponibilità del Dott. Scaramozzino, che però già dalle foto dava una prognosi infausta. Stesso parere rilasciato telefonicamente da altri veterinari di nostra fiducia e dal Dott. Pierluigi Liguori di Caserta, indicatoci - attraverso le varie telefonate - come ortopedico specializzato: la frattura, oltre a essere completa, era esposta e aveva causato un’infezione all’articolazione e questo rendeva altamente improbabile la riuscita di un eventuale intervento con applicazione di placche, esponendo la cavallina a un sicuro calvario, con scarsissime probabilità di sopravvivenza. L’ultimo consulto, per toglierci ogni scrupolo, è stato con l’Università di Messina e precisamente con il Prof. Giuseppe Catone del Dipartimento di Scienze Veterinarie, per il tramite del Prof. Michele Panzera, che esprimeva lo stesso parere.

Nel frattempo il Dott. Riccobene dell’ASL di Locri si era prodigato per mettere in sicurezza la puledra, assicurandosi che fosse assistita a dovere.

In teoria il caso era di competenza di Comune e ASL, essendo la cavalla senza microchip. Ma appena ci siamo accorti che i tempi andavano per le lunghe, abbiamo incaricato il Dott. Scaramozzino di recarsi sul posto a nostre spese, per procedere con l’atto umanitario dell’eutanasia per evitare ulteriori sofferenze all’animale.

Oltre all’enorme tristezza per l’esito di questa vicenda, siamo sgomenti di fronte alle enormi difficoltà di portare urgente soccorso a un animale ferito, per la scarsa disponibilità di strutture di ricovero e di professionisti ma soprattutto per le evidenti carenze del sistema.

Chiederemo alle autorità di fare opportune indagini per verificare da dove fosse scappata la puledra e per cercare di identificare il responsabile.

Desideriamo ringraziare l’Avv. Lucia Galletta per averci interpellato e aver fatto sì che grazie a noi la cavallina abbia avuto almeno una fine senza ulteriori sofferenze. Ringraziamo il Dott. Francesco Riccobene dell’ASL per essersi personalmente prodigato in ogni modo possibile per salvare la puledra, e il Dott. Carmelo Scaramozzino per la sua disponibilità. E Luigi e Francesca Santelli per averci fornito recapiti utili.

Abbiamo deciso di pubblicare le immagini perché guardarle fa riflettere. La puledra non aveva un microchip, segno che era gestita illegalmente da qualche pseudo allevatore della zona e che quindi era probabilmente destinata a una fine brutale prima o poi. Non è possibile che al giorno d’oggi non esista ancora in Italia un’anagrafe seria, che non vengano fatti controlli analitici sui proprietari di cavalli e che in alcuni casi le associazioni debbano sopperire alle carenze del sistema in caso di emergenze.

In questo video su Facebok della testata giornalistica Riviera si vede il cavallo subito dopo l’incidente: https://www.facebook.com/Rivieraweb/videos/1111287769296725

 

FOTO [ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI]