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essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Carrozze: cavallo stramazza al suolo e muore a Caserta

21/08/2020

Dopo la tragica morte di uno dei cavalli usati per trainare carrozze per turisti all’interno della Reggia di Caserta, stramazzato al suolo intorno a mezzogiorno lo scorso 12 agosto in una giornata di caldo afoso, sono scaturiti una serie di provvedimenti a vari livelli.

Il cavallo si era improvvisamente accasciato a terra e, dopo alcuni minuti di agonia, era morto sotto gli occhi di vari testimoni. Uno di loro ci ha raccontato la proprietaria, mentre l’animale era a terra, si sia limitato a cercare di spostarlo dalla strada, mentre i presenti chiamavano la Polizia, che arrivava sul posto insieme ai veterinari dell’ASL quando ormai per lui non c’era più nulla da fare.

La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per maltrattamento e, a seguito delle prime indagini, sono emerse gravi illegalità nella gestione dei cavalli impiegati in questo anacronistico servizio.

Il cavallo deceduto sarebbe Found Goal Pag, nato nel 2002, usato nelle gare di trotto in ippodromo dove avrebbe partecipato a circa 50 corse e dichiarato morto in anagrafe nel 2008: ennesimo esempio di traffici commessi su cavalli usati nell’ippica. Da una prima verifica in anagrafe, questo cavallo sarebbe stato dichiarato come DECEDUTO nel 2008: è ipotizzabile dunque un riciclaggio del passaporto (e forse anche del microchip).
Inoltre sembrerebbe che ci siano irregolarità e illeciti anche nella gestione di altri cavalli che venivano portati “in servizio” alla Reggia e che sono detenuti in parte in un maneggio e in parte in un terreno abusivo. Per ora non sono emersi altri dettagli dalle indagini in corso.

Nel frattempo la Direzione della Reggia di Caserta ha rescisso il contratto con i vetturini e ha dichiarato che mai più ci saranno carrozze trainate da cavalli all’interno del Parco.
Nasce dunque la preoccupazione per la sorte dei cavalli e IHP si è subito attivata per prendere contatti con Alessandra Pratticò, Garante per i diritti degli animali del Comune di Caserta che in questi giorni sta dialogando attivamente con Comune, autorità sanitarie e vetturini per scongiurare il rischio che i cavalli vengano venduti senza garanzie che non facciano una brutta fine.
IHP e LAV sono le due associazioni in contatto con il Garante e entrambe hanno dato disponibilità a cercare valide sistemazioni per gli animali. Bisogna tenere conto che al momento, in assenza di eventuali provvedimenti di sequestro che potrebbero scaturire dalle indagini, i cavalli sono di proprietà dei vetturini, seppure in momentaneo fermo amministrativo.
Contiamo di dare nuovi aggiornamenti la prossima settimana.

Ecco la nota della direzione della Reggia di Caserta, fatta circolare qualche giorno fa:
«Il trasporto ippotrainato all’interno del Parco Reale, affidato dalla precedente Direzione a seguito di avviso pubblico alla società Tnt, è cessato e non avrà seguito. Gli elementi emersi dopo il tragico decesso di uno dei cavalli che effettuavano il servizio per conto della cooperativa, avvenuto poco prima delle 12 del 12 agosto scorso, impediscono la prosecuzione di questa attività all’interno del Complesso vanvitelliano. Scevra da ogni giudizio ideologico o personale, la valutazione è scaturita anche dalla notizia di presunti gravi illeciti commessi nell’espletamento del servizio.
L’Istituto museale ha l’importante ruolo di proporre e promuovere esperienze culturali e sociali, nel rispetto della sua mission. Non ha poteri di controllo, né competenza, su autorizzazioni o licenze. La Reggia di Caserta è un Istituto dello Stato. Luogo della cultura, della conoscenza e della costruzione del pensiero critico. È inaccettabile che le attività al suo interno possano essere caratterizzate da illegalità».


Da sempre ci battiamo contro questo sfruttamento anacronistico dei cavalli, schiavi costretti a tirare carrozze per turisti insensibili. Uno sfruttamento giustamente messo al bando in varie città all’estero (tra cui Chicago e Montreal) ma ancora consentito nel nostro Paese, a partire da Roma con le sue famigerate botticelle.


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