...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Effetto lockdown: annullati palii e corse folkloristiche con l’uso di cavalli

21/05/2020

Quasi nessuna delle manifestazioni folkloristiche con uso di cavalli vedrà la luce quest’anno, a causa del lockdown imposto per contenere l’epidemia di coronavirus.

La cancellazione di quello più noto, il palio di Siena, ha fatto notizia ma la stessa sorte è toccata a quasi tutti gli altri. E così è annullato anche il Palio di Legnano, quello di Fucecchio, a Ferrara è stato posticipato a settembre, Foligno rinvia la sua Quintana a data da destinarsi, Ascoli annulla la Quintana di luglio e lascia in sospeso quella di agosto, Pistoia ferma la Giostra dell’Orso, Faenza cerca di riprogrammare il Palio del Niballo, così come Arezzo e Narni, Sedilo annulla la sua Ardia, Artena il Palio delle Contrade e Asti per ora rinuncia al rituale della Stima. Rinviata anche la Fiera equina di Ivrea.

Sono solo alcuni esempi delle centinaia di corse e gare che ancora oggi si svolgono in Italia a discapito degli animali. C’è chi parla di “tradizioni”, chi di “festa”, chi di semplice “corsa dei cavalli”, trasmettendo la falsa idea che questi animali siano contenti di vivere come macchine da corsa, di essere sottoposti ad allenamenti continui e di correre in delle bolge con l’alto rischio di farsi male o addirittura di morire. E per cosa? Per il divertimento di pochi, ancora oggi bisognosi di vedere lo “spettacolo di piazza”, poco importa se il protagonista vi è costretto e se lo vive come una violenza.

Se anche fossero delle tradizioni, sarebbe ora di farle evolvere verso forme di divertimento più civili e rispettose. Ma la verità è che la tradizione è solo una scusa. A Siena, ad esempio, gli antichi giochi non avevano niente a che fare con i cavalli, che sono stati introdotti molto dopo, come abbiamo spiegato in un video.

Quest’anno palii, giostre e quintane non mancheranno a nessuno, se non a quei pochi che ancora non hanno compreso il valore morale e etico di unire divertimento, tradizione e rispetto per tutti.



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