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essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Le fattorie del sangue: l’indagine IHP per conoscere il coinvolgimento dell’Italia

21/08/2018

(21 agosto 2018)

Una vita passata tra gravidanze, aborti e torture: questo il destino di migliaia di cavalle in vari Paesi, tra i quali in particolar modo Stati Uniti, Argentina e Uruguay.
Era il 2015 quando Animals Angels USA e TSB Tierschutzbund Zurich cooperarono sotto copertura per portare alla luce la macabra scoperta dello sfruttamento delle cavalle per fornire all’industria farmaceutica l’ormone PMSG (Pregnant Mare Serum Gonadotropin, in Italia conosciuto come Gonadotropina serica equina) contenuto esclusivamente nel sangue di cavalle gravide. L’ormone è usato per la produzione di alcuni farmaci a uso veterinario impiegati soprattutto negli allevamenti intensivi di maiali in quanto, iniettato nelle giovani scrofe, induce artificialmente il calore e l’ovulazione facendo sì che si riproducano in modo più veloce e controllato, giovando in questo modo ai profitti dell’azienda.

L’indagine ha rivelato i terribili ritmi di vita delle cavalle: sottoposte in media una volta la settimana a estrazioni di sangue che possono raggiungere i 10-12 litri, quantità che può portare a shock e morte.
Vengono ripetutamente ingravidate, ma nella maggior parte dei casi abortiscono a causa delle condizioni fisiche estremamente debilitate. Qualora riescano a portare a termine la gravidanza, i puledri maschi vengono mandati al macello, mentre le femmine seguono la sorte delle madri. Quando non rimangono più gravide, le cavalle vengono mandate al macello.
Negli stabilimenti dove vengono fatti i prelievi di sangue gli operatori picchiano abitualmente gli animali usando verghe, bastoni, pungoli elettrici, calci. Alcune cavalle collassano dopo l’estrazione di sangue e anche in quell’occasione vengono colpite ripetutamente.

L’investigazione ha cercato di documentare quanto avviene in particolare in Uruguay dove, tra un prelievo e l’altro, le cavalle vengono lasciate in pascoli e in boschi di eucalipto ma senza nessun controllo e nessuna assistenza in caso di malattie, infortuni, aborti spontanei e perfino morte. Sono animali spesso deboli e denutriti. Non esiste alcuna normativa nazionale né internazionale relativa al controllo sul benessere di questi animali.

Nel solo Uruguay decine di migliaia di cavalle sarebbero coinvolte in questo business. La società Syntex è ritenuta il maggior produttore di PMSG, che esporta in Europa per un valore che si aggirerebbe sui 2 milioni di dollari al mese. La nostra indagine ha tentato di capire se e in che modo l’Italia possa essere coinvolta.

Attraverso il Ministero della Salute abbiamo appreso che nessun farmaco contenente il principio attivo Gonadotropina serica equina viene prodotto in Italia, ma tuttavia sono diversi i farmaci di questo tipo importati e commercializzati sul nostro territorio dalle aziende Intervet International (rappresentata in Italia dalla MSD Animal Health s.r.l.), Laboratorios Hipra e Virbac.
Abbiamo provato a contattarle una per una, trovando una certa difficoltà nell’ottenere risposte, in alcuni casi elusive, generiche o addirittura assenti. Per effettuare un controllo incrociato e verificare l’esistenza in commercio dei farmaci abbiamo anche contattato alcuni rivenditori all’ingrosso, fingendoci interessati ad acquistarli.

Il risultato è riepilogato nella tabella sotto: Crono-Gest, Folligon, PG600, Gestavet, Oviser5000 e Gonasin sarebbero i farmaci disponibili per l’acquisto.
Allo stato attuale non si conosce il giro d’affari che riguarda l’Italia, ovvero le quantità che vengono importate e vendute e il relativo valore: la nostra indagine andrà avanti per scoprire questo dato e anche la provenienza del principio attivo.




VIDEO dell’investigazione di Animals’ Angels USA e Tierschutzbund Zuerich/Animal Welfare Foundation