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essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Sequestrato uno dei principali macelli equini della Lombardia: ecco come spariscono i cavalli che non servono più

17/08/2018

Un sistema per far sparire i cavalli che va avanti da anni e che le Istituzioni sembrano volutamente ignorare, nonostante le tante nostre denunce e le azioni delle Forze di Polizia.
Come questa che ha portato oggi alla chiusura dell’azienda “Riccato Corrado Bruno” di Busto Arsizio (VA), uno dei macelli equini più grossi in Lombardia che nel 2017 ha macellato 424 cavalli e che nel 2018 era già arrivato a quota 200 (fonte: VareseNews).

Almeno stando ai numeri ufficiali, che potrebbero essere ben lontani dalla realtà, in quanto questi signori macellavano cavalli senza la relativa documentazione e quindi senza che se ne potesse sapere la provenienza, le eventuali patologie e i farmaci assunti.
Al momento della macellazione veniva asportato il microchip per far sparire ogni traccia. Durante le ispezioni e il sequestro è stata rinvenuta anche documentazione falsificata.

Recentemente IHP ha pubblicato uno studio sui numeri delle macellazioni, da cui si evince chiaramente un fenomeno incontrollato: le stesse autorità sanitarie non sono in grado di fornire numeri certi sulle macellazioni fatte nel nostro Paese, né di garantire la tracciabilità dei cavalli e i controlli sulle carni immesse in commercio.

Nostre investigazioni, riprese anche da SKYTG24 e LE IENE, hanno mostrato il più classico dei giochetti per far sparire i cavalli che non servono più: basta farlo portare via dal commerciante facendo risultare una destinazione fittizia o che serve solo da copertura. Il cavallo prende un’altra strada, si falsificano i documenti (o si fa una vera e propria macellazione clandestina) e dell’animale non resta più traccia.
La stessa Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari italiani ha affermato anni fa che è realistico pensare che circa una metà dei cavalli macellati ogni anno provengano dai circuiti dell’ippica e degli sport equestri.

Il cavallo è una animale longevo, che può arrivare a vivere fino a 40 anni. Per le gare in ippodromo è vecchio già a 8-10 anni, per le principali competizioni equestri lo è a 15-18 anni, per i maneggi e affini lo è a 20-22 anni (se ci arriva). E dopo? Per chi lucra sui cavalli o li vede solo come passatempo diventa solo un costo, che va eliminato.
Ecco dunque la cruda realtà: il macello è una comodissima valvola di sfogo per questa vera e propria industria.


LINK

Studio di IHP sulla macellazione dei cavalli

Servizio SKYTG24

Servizio LE IENE

Articolo VareseNews sul sequestro