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FISE: denunciati alla Procura federale il presidente e alcuni membri del consiglio

30/07/2018

Il presidente della FISE Marco Di Paola e alcuni membri del Consiglio federale FISE sono stati denunciati presso la Procura federale da alcuni tesserati, per aver inserito la possibilità di iscrivere alla Federazione anche cavalli macellabili, ossia dichiarati sul passaporto come DPA = Destinati alla Produzione di Alimenti.

IHP denunciò pubblicamente già a gennaio la mossa del nuovo presidente della FISE, che lo scorso dicembre fece approvare una modifica al Regolamento federale: andando in controtendenza rispetto alle decisioni degli ultimi anni della federazione, che ammettevano l’iscrizione ai ruoli solamente di cavalli esclusi dalla macellazione, da dicembre in poi è ammessa l’iscrizione anche di cavalli DPA, purché questi non vengano annoverati tra i cosiddetti “atleti”.

Nella sostanza, dallo scorso dicembre un cavallo che fa gare deve essere NON DPA, mentre uno che è in addestramento o che, per esempio, venga usato per fare passeggiate o ippoterapia può essere iscritto nei ruoli FISE anche se è destinato al mattatoio.

L’avvocato Silvia Catalano, che si è prestata a patrocinare gratuitamente la causa, spiega che il provvedimento deciso a dicembre si pone in contrasto con norme di rango superiore: sia con le norme di attuazione dello Statuto federale sia con il Codice etico. Per non parlare dei principi fondamentali del CONI, di cui la FISE fa parte.

IHP aveva inviato il 22 gennaio una lettera al Presidente del CONI, al Presidente del Comitato Paralimpico e al Ministero della Salute – Direzione Generale Sanità Animale.
Riepilogando tutte le decisioni FISE degli ultimi anni ed evidenziando l’assurdità e la pericolosità delle modifiche introdotte a dicembre, nella lettera si chiedeva un intervento urgente per ripristinare la norma che vietava di iscrivere nei ruoli FISE cavalli DPA.

Qualche giorno dopo il CONI emanava un breve comunicato, rassicurando di non aver “mai approvato una delibera che preveda i cavalli destinati alla produzione di alimenti nella categoria atleti”: dalla risposta sembra che neanche lo stesso CONI avesse compreso realmente le modifiche apportate dalla FISE al proprio Regolamento: dunque, tre giorni dopo scrivevamo nuovamente al Presidente del CONI Giovanni Malagò, chiedendo di imporre alla FISE che QUALUNQUE cavallo iscritto nei ruoli federali debba essere NON DPA (e non solamente quelli che loro considerano “atleti”), in modo tale da fare chiarezza piena.
Ma nessuna risposta è pervenuta e quindi le scellerate modifiche regolamentari approvate dal consiglio presieduto da Di Paola sono attualmente in vigore, col benestare del CONI.

"Questa iniziativa legale è importantissima perché da peso e vigore alle nostre proteste iniziate ormai mesi orsono, quasi in totale solitudine, e rimaste finora inascoltatedichiara Sonny Richichi, Presidente IHP. Auspichiamo forti provvedimenti da parte degli Organi di giustizia, per quelli che riteniamo comportamenti gravissimi e contrari alla tutela dei cavalli”.


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