...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

La cavalla salvata a Calenzano arriva al Centro IHP

10/07/2018

Ricorderete l’assurda vicenda della cavallina ferita che abbiamo salvato lo scorso ottobre su segnalazione di alcuni cittadini di Calenzano (FI): senza microchip e senza un proprietario che si facesse avanti, il Comune avrebbe dovuto farla identificare dall’Asl, intestarsela e affidarla in custodia.
Ma nonostante nostre lettere, solleciti e perfino un blitz del nostro presidente in incognito nell’ufficio del Sindaco di Calenzano (che non voleva darci udienza), il Comune ha continuato a disinteressarsene per tutti questi mesi, mentre noi la curavamo.

Le sue condizioni erano gravi sia per la ferita che per la trascuratezza generale: oltre alle profonde ferite alla gamba (probabilmente causate da un recinto divelto), era denutrita, aveva centinaia di zecche e una infestazione massiva di pidocchi, nonché una verminosi. Come se non bastasse, dagli esami del sangue effettuati nei giorni successivi era emerso che era positiva alla ehrlichia e alla babesia, malattie per cui è stata definitivamente curata.
Leggiamo nella relazione veterinaria: “Si procedeva con terapia antibiotica ad ampio spettro e pulizia chirurgica della ferita (in stazione sotto sedazione) che rivelava svariate sacche contenenti diverse centinaia di ml di pus e fibrina, divise in tre tratti che dalla medesima ferita cutanea penetravano rispettivamente circa 30 cm dorsalmente, 20 cm cranialmente e 20 cm medialmente. Venivano applicati n.2 drenaggi ed aperto un secondo sito di drenaggio cutaneo più distale”

La ferita aveva lacerato importanti gruppi muscolari, tanto che ancora oggi cammina muovendo male la gamba sinistra (problema che rimarrà per sempre)

IHP ha affrontato queste costose terapie e la sta mantenendo sin dal 12 ottobre, nel totale silenzio del Comune di Calenzano, che ne sarebbe formalmente responsabile. L’inerzia dell’amministrazione ci ha inoltre impedito di trasferirla, aumentando sia i disagi che le spese.

Finalmente l’Asl 4 di Prato l’ha microchippata e ci ha messo nelle condizioni di poterla spostare.
E ieri Garrapata (traduzione di “zecca” in spagnolo….perchè ne aveva a centinaia quando l’abbiamo presa!) è arrivata al nostro Centro di recupero.
Dopo la prima notte di ambientamento, oggi abbiamo provato a inserirla in uno dei gruppi dove ci sono i cavalli più giovani…e in pochi minuti ha legato incredibilmente con Rebecca, la pony grigia dal carattere un po’ burbero e schivo.

Abbiamo bisogno di donazioni, per coprire le spese sostenute finora per le cure e per il suo mantenimento futuro. Anche pochi euro per noi sono preziosi. IHP non riceve contributi pubblici.

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Garrapata il giorno del ritrovamento

 

 

Garrapata durante le prime cure

 

 



Garrapata al suo arrivo al Centro di recupero IHP