...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Cavalli messi all’asta a Catania: IHP chiede la sospensione perché mancano presupposti di tutela

15/03/2017

(15 marzo 2017)

Con una lettera indirizzata agli assessorati Agricoltura e Salute della Regione Sicilia, all’Istituto Incremento Ippico di Catania e al Ministero della Salute, il Presidente di IHP ha chiesto la sospensione dell’asta prevista per oggi pomeriggio avente ad oggetto 22 cavalli provenienti dall’allevamento di “Tenuta Ambelia” e di proprietà dell’Istituto Incremento Ippico di Catania (vedi l’avviso d’asta).

Nella lettera, IHP motiva così la richiesta:
<<Sebbene a tutt’oggi il cavallo sia considerato “bene mobile” e quindi sottoposto a eventuali decisioni di alienazione (che nel caso di un ente pubblico possono anche prevedere la loro “dismissione” a mezzo di asta), in linea generale consideriamo questa pratica poco consona ai valori etici della nostra società ed al livello di attenzione raggiunto oggi verso la tutela e il benessere degli equidi, sempre più visti come animali d’affezione che non come beni di consumo.

Nel caso specifico la nostra maggiore preoccupazione è rivolta al possibile interesse di soggetti che non offrirebbero alcuna garanzia di rispetto dei principi fondamentali di benessere degli animali. Anche perché nello schema d’istanza non viene richiesto di indicare dove e con quali modalità di gestione verrebbe tenuto l’equide acquistato, né vengono posti paletti, né richiesti requisiti minimi.

Considerato che nell’elenco sono presenti non solo cavalli anziani - che presumibilmente potrebbero rappresentare per l’Istituto una “eccedenza” - ma anche cavalli giovani e giovanissimi, ci chiediamo se la decisione di procedere alla vendita all’asta di tutti questi soggetti possa essere motivata da difficoltà finanziarie legate al loro mantenimento, il che porterebbe a domandarsi se abbia senso mantenere in piedi un’attività pubblica che lucra sulla vendita di animali e che, forse a causa di contingenze finanziarie, sarebbe costretta a cederli tramite aste bandite senza alcuna forma di protezione e di tutela. Infine, poiché dal bando non si evince, vorremmo conoscere la tipologia dei passaporti dei cavalli in vendita (DPA o NON DPA).

Per tutto quanto sopra, con la presente chiediamo al Commissario Straordinario dell’Istituto e agli Assessorati competenti, di concerto con il Ministero della Salute, di sospendere l’asta fino a quando non saranno poste in essere tutte le tutele atte a scongiurare il pericolo che gli equidi possano essere aggiudicati a persone prive di requisiti e competenze idonei a garantire loro il futuro necessario benessere.>>