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essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

La triste sorte dei cavalli abbandonati in Irlanda

02/12/2010

articolo scritto da Marco Evers su Spiegel Online il 24/11/2010 (trad. in italiano di IHP dall’originale inglese)
http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,730796,00.html

Durante gli anni del boom economico irlandese, migliaia di persone hanno comprato cavalli come status symbol. Ma con l’attuale crisi economica, molti proprietari non possono più permettersi di mantenerli. Quasi 20,000 cavalli abbandonati stanno vagando per l’Irlanda e potrebbero morire di fame questo inverno.

Prima della crisi, le chiamate di Conor Dowling riguardavano di solito cani e gatti randagi. Questo accadeva ai bei vecchi tempi, quasi tre anni fa, quando l’Irlanda era la Tigre Celtica in espansione, più ricca di quanto mai fosse stata in tutta la sua storia. Ora, quando il suo telefono squilla, Dowling, un ispettore della Irish Society for the Prevention of Cruelty to Animals (Società Irlandese per la Prevenzione delle Crudeltà contro gli Animali) si prepara attaccando un trailer per cavalli alla sua macchina.”Il 70% delle chiamate riguarda cavalli,” dice. Uno stallone che vaga lungo la strada o galoppa lungo l’autostrada. O un cavallo da corsa abbandonato trovato a pascolare su di un terreno privato.

“Abbiamo un enorme problema,” dice Dowling. Le sue scuderie sono piene di cavalli che nessuno vuole e sta diventando sempre più difficile trovare loro dei nuovi proprietari. “Quasi nessuno si azzarda a dirlo a voce alta, ma saremo costretti ad abbattere molti di questi animali.”

L’Irlanda, che si era lasciata alle spalle una cronica povertà per godersi un boom economico senza precedenti, ha dovuto fare appello agli aiuti della Unione Europea per evitare il collasso finanziario. La situazione dei cavalli d’Irlanda illustra le fortune mutevoli di questa nazione al limite.

Durante gli anni del boom, molti Irlandesi si sono trattati bene. Imprenditori hanno costruito nuovi complessi abitativi su tutta l’isola. Alcuni prendevano l’elicottero per volare da un cantiere all’altro. Poi c’è stato il crollo economico. Più di 33,000 nuove case ed appartamenti rimangono vuoti nelle cosiddette “proprietà fantasma” perché nessuno può più permettersi di comprarle.

Il danno causato dai magnati delle proprietà immobiliari e dai banchieri minaccia di spingere il paese nell’abisso. I dirigenti anti crisi dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale sono volati a Dublino per prendere le redini dalle mani dei politici Irlandesi. La nazione deve affrontare rigorose misure di austerità che si faranno sentire per decadi a venire.

I cavalli abbandonati rischiano la fame questo inverno
Ma il disastro immobiliare e l’indebitamento hanno avuto conseguenze che fino ad adesso hanno attratto poca attenzione: esperti del welfare animale stimano che più di 20,000 cavalli abbandonati stiano vagando per il paese. Tra loro ci sono persino purosangue che fino a poco tempo fa erano allenati per correre. Molti cavalli sono passati nelle mani di persone che mancano della conoscenza, dello spazio e delle risorse finanziarie per prendersi cura di loro. Numerosi branchi ora pascolano sui campi e gli ispettori degli animali temono che molti di loro moriranno di fame durante l’inverno.

“L’erba ha ormai perso tutti i suoi nutrimenti,” dice Orla Aungier, dirigente della Dublin Society for the Prevention of Cruelty to Animals (Società di Dublino per la Prevenzione delle Crudeltà contro gli Animali). “Se nessuno darà del fieno quegli animali sempre più magri, essi non avranno nulla da mangiare e moriranno nel giro di mesi”.

L’anno scorso, 14 cavalli morirono di fame vicino a Dublino. “Fu uno scena terribile,” dice Aungier. La sua organizzazione ha dovuto abbattere 49 cavalli quest’anno, il numero più alto mai registrato. Erano emaciati, feriti, malati o erano stati maltrattati. Lei ha trovato un cavallo con gli intestini che gli uscivano da una ferita aperta. La recessione, dice Aungier, ha portato a un drammatico deterioramento del modo in cui la gente si occupa dei cavalli.

Durante gli anni del boom, molti dei 4 milioni e mezzo di Irlandesi celebrarono la loro prosperità montando in sella. Questo paese di appassionati registra la più alta percentuale di cavalli per abitante in Europa. Persone comuni unirono i capitali per comprare purosangue da far correre e guadagnare qualche extra. Gli animali divennero mezzi per speculare, come le proprietà immobiliari.

Le cose sono andate bene per lungo tempo. Gli allevatori irlandesi sono tra quelli con più successo al mondo. I puledri migliori possono valere anche 1 milione di Euro (1.3 milioni di dollari USA). Normali fattorie si trasformarono in stazioni di monta e gli allevatori sfornarono purosangue dopo purosangue come giocatori alla lotteria che speravano di avere il biglietto vincente.

E’ a rischio la nostra reputazione di Paese di cavalli
Quando arrivò il crollo, solo gli allevatori al vertice ridussero il numero delle nascite. Gli altri continuarono come prima e ora, con l’economia in ginocchio, non riescono a vendere i loro animali. Molti non possono neanche permettersi di mantenerli. “E’ una disgrazia,” dice Aungier. “Quello che sta succedendo qui sta mettendo a rischio la nostra reputazione di paese di cavalli.”

Alle aste di fine settembre, ricchi stranieri hanno pagato fino a €300,000 ($405,000) per i migliori purosangue. Ma per la stragrande maggioranza degli animali di seconda o terza categoria, il mercato è crollato. I proprietari non hanno i capitali per mantenerli e, secondo uno studio dell’ University College di Dublino, per molti c’è solo una soluzione—dovrebbero essere “umanamente abbattuti”.

Il paese sta perfino discutendo di istituire un programma a livello nazionale per la riduzione dei cavalli, e di lanciare un’amnistia per tutti i proprietari di cavalli che, a causa delle scarse risorse, hanno chiaramente violato le leggi per la protezione animale. I proprietari di cavalli non più voluti potrebbero essere liberi di cederli per l’abbattimento, senza alcuno costo, dice l’autore dello studio dell’University College, Joe Collins, un veterinario. Nessuna decisione è ancora stata presa. “Ma è evidente che qualcosa dovrà essere fatto presto,” dice.

Solo i cavalli meglio nutriti sono macellati
Un mattatoio equino a Kilkenny ha lavorato più di 3,000 cavalli lo scorso anno, ossia più di cinque volte il numero degli animali abbattuti nel 2005. La maggior parte delle bistecche di cavallo sono esportate in Francia.

Ma solo gli animali ben nutriti la cui salute è ben documentata possono essere macellati. Una medicina sbagliata e la carne è giudicata invendibile. Al contrario delle regole dell’Unione Europea, la maggior parte dei cavalli irlandesi è senza microchip sotto cutaneo che ne registra i dati più importanti. Così i loro resti non possono essere utilizzati nemmeno come cibo per cani. L’assenza di microchip rende anche impossibile scoprire da dove provenga un cavallo abbandonato. Questo rende più forte la tentazione per i proprietari in difficoltà di abbandonare i loro cavalli sul ciglio della strada, invece che spendere 300€ per lo abbattimento e smaltimento della carcassa da parte di un veterinario.

Al momento il governo irlandese ha altre preoccupazioni. Centinaia di migliaia di persone stanno perdendo il lavoro a causa di tagli di bilancio, e sono state indette elezioni anticipate per gennaio.

A Dunsink , una piccola porzione di terreno vicino a Finglas in North Dublin, circa 140 pony e cavalli mezzosangue pascolano tranquilli vicino alla strada, su di un terreno in precedenza usato come discarica e ora ricoperto da poca erba. Le loro criniere sono incrostate e i loro zoccoli completamente trascurati. I puledri che si rincorrono hanno poche possibilità di superare l’inverno.

Cavalli scambiati con cellulari
A Ballymun, uno dei distretti più poveri di Dublino, possedere cavalli fa parte della tradizione locale. I bambini spesso li cavalcano senza sella e i giovani cavalieri si sfidano in corse improvvisate sulle strade asfaltate. Altri attaccano i cavalli a dei veicoli a due ruote e li frustano per farli correre alla massima velocità. Lo chiamano “flashing” (dardeggiare, ostentare). Sembra non interessi se le articolazioni dei cavalli possano sopportare o meno un tale sforzo, e la polizia interviene raramente.

Le leggi del mercato stanno peggiorando la sorte dei cavalli. E’ molto più economico comprare un nuovo cavallo che portarne uno malato o infortunato dal veterinario. Al Smithfield Market di Dublino, ogni prima domenica del mese, i cavalli sono ora scambiati con telefoni cellulari. O venduti per soli 20€.