...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

IHP aderisce alla manifestazione del 25 settembre contro la vivisezione

24/09/2010

(24 settembre 2010)
Domani a Roma, in Piazza della Repubblica, prenderà avvio un corteo organizzato dal coordinamento “Fermare Green Hill”.
Alla manifestazione è stato dato il nome “Per chiudere Green Hill e tutti gli allevamenti di animali destinati ai laboratori!”

Anche noi aderiremo e saremo presenti. La vergogna della vivisezione non risparmia quasi alcuna specie animale, compresa quella equina. E in ogni caso, pur occupandosi espressamente di equini, IHP sostiene il diritto alla vita e al benessere di ogni vivente, tanto da promuovere l’alimentazione vegetariana e vegana.

Per chi non lo conoscesse, Green Hill di Montichiari è l’unico allevamento di cani “da laboratorio” rimasto in Italia, uno dei più grandi d’Europa: 2.500 beagle, tra riproduttori e cuccioli, sono rinchiusi in gabbia dentro a cinque capannoni senza finestre, senza spazi all’aperto e senza aria o luce naturali. Cani che vengono allevati per essere venduti ai laboratori in tutta Europa. E c’è in progetto di raddoppiarne il numero, con la costruzione di altri capannoni. Uno dei laboratori che si rifornisce da Green Hill è il famigerato Huntingdon Life Sciences, con due sedi in Inghilterra e una negli Stati Uniti, il più grande centro di tossicologia in Europa, l’unico a cui siano mai state tolte temporaneamente le licenze per comprovate sevizie verso gli animali: filmati ripresi di nascosto nel 1996 da una giornalista di Channel 4 hanno documentato cuccioli di beagle presi a pugni sul muso, lanciati contro i muri, fatti morire nelle gabbie, sezionati a cuore battente. Una recente investigazione del 2008, ben dodici anni dopo, ha trovato le stesse condizioni e gli stessi metodi di lavoro. Questa è la vivisezione. (informazioni tratte da un articolo di Diretta News: clicca qui per leggere l’articolo completo).

Non c’è solo Green Hill in ballo, ma anche la normativa europea e italiana. Pochi giorni fa è stata votata la nuova Direttiva europea sulla vivisezione, che ha completamente ignorato le richieste della Coalizione Europea contro la vivisezione ed ha invece fatto grandi regali alle potenti aziende che si arricchiscono sulla truffa della sperimentazione animale: sono stati mantenuti gli aspetti negativi già presenti nella vecchia Direttiva e sono state allargate le possibilità di tortura. Qualche esempio: l’utilizzo di gatti e cani randagi; l’utilizzo di specie in via d’estinzione e/o catturate in natura; il ricorso a soppressione per inalazione di anidride carbonica come metodo di uccisione di riferimento; la possibilità di effettuare esperimenti senza anestesia, anche per esperimenti altamente dolorosi.

La Direttiva dovrà essere recepita in Italia ed è qui che adesso si concentreranno gli sforzi di chi ha a cuore il benessere degli animali
, per far sì che alcune norme nazionali positive vengano mantenute (ad esempio nel nostro Paese dal 1991 è vietato l’uso di cani e gatti randagi per la vivisezione) e perché la Direttiva europea venga recepita nel senso più restrittivo possibile. Per questo la manifestazione è importante, come primo passo di un movimento che deve coinvolgere tutti noi, per dire basta a questa inutile sofferenza. Le associazioni faranno la loro parte, ma tutti voi, singoli cittadini, dovete prendere subito coscienza di ciò che accade, per non rischiare di essere complici: la prossima volta che state per fare una donazione a favore della ricerca, informatevi su come verranno utilizzati i vostri soldi e magari dirottateli verso la ricerca vera, che non utilizza animali e che ottiene veri risultati.