...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Pubblicato il nuovo piano di sorveglianza nazionale per l’anemia infettiva degli equidi

22/09/2010

Il 18 settembre scorso è stata pubblicata sulla GU la nuova Ordinanza del Ministero della Salute riguardante il Piano di Sorveglianza Nazionale per l’Anemia Infettiva degli Equidi.

IHP ha collaborato alla stesura di questa Ordinanza portando all’attenzione del Ministero la propria esperienza quale centro di detenzione ed isolamento di equidi sieropositivi, le conoscenze scientifiche derivate dalle ricerche effettuate dalla Facoltà di Veterinaria dell’Università di Perugia (cui IHP ha parzialmente collaborato) e, naturalmente, le proprie concezioni etiche.

Durante i fitti colloqui con il Ministero della Salute della primavera scorsa, IHP riteneva che la positività al test di Coggins non costituisse un serio pericolo per la popolazione di equidi nazionale e auspicava che venissero effettuati controlli sierologici unicamente sui soggetti partecipanti a concentrazioni quali competizioni, rassegne, mostre o fiere. Auspicava inoltre che venissero revocate le misure di sequestro e isolamento degli equidi già rilevati positivi ai controlli pur mantenendo l’impossibilità per gli stessi a partecipare a mostre, fiere e competizioni. In subordine chiedeva che, qualora fosse ritenuto di dover mantenere il sequestro ed isolamento dei soggetti positivi, fosse resa chiara la non abbattibilità degli stessi in quanto soggetti sani, anche se positivi, e la creazione di centri per l’isolamento degli equidi in condizioni sia di corretta socialità per gli animali coinvolti che di fattiva possibilità per i proprietari senza dover passare attraverso complicazioni burocratiche e fisiche in moltissimi casi insormontabili. IHP chiedeva inoltre la diffusione periodica alle associazioni animaliste dei dati sulla situazione epidemiologica.

Pur non essendo il risultato che auspicavamo, siamo felici di constatare che l’Ordinanza pubblicata riprende alcuni degli spunti di IHP e inizia un percorso di maggior attenzione all’individuo cavallo che possa trovarsi in una situazione di positività e che quindi si prospetta una situazione comunque migliorativa:

Art. 8, comma 1: espresso riconoscimento delle necessità sociali degli equidi.
Art. 8, comma 2: possibilità per enti, associazioni e privati di organizzare e gestire aree per la convivenza di equidi sieropositivi.
Art. 8, comma 3: semplice comunicazione alle ASL interessate della movimentazione di equidi positivi (prima si doveva richiedere una apposita autorizzazione dell’ASL di destinazione, autorizzazione nella stragrande maggioranza dei casi impossibile a ottenersi).
Art. 8, comma 5: pubblicazione trimestrale sul sito del Ministero dei dati sulla situazione epidemiologica.
All. C, punto 2: riduzione della distanza di isolamento a 200 m. da luoghi di detenzione di equidi negativi (prima erano 500 m. e si prevedeva la stessa distanza anche da equidi “di passaggio”, rendendo difficilissima o impossibile l’individuazione di luoghi adatti all’isolamento).

Con questa Ordinanza l’Italia, pur continuando a rimanere l’unico Paese Europeo con un piano di controllo sistematico dell’AIE, diventa anche la Nazione maggiormente sensibile al benessere e al Diritto alla Vita degli equidi sieropositivi in Europa.


Per un approfondimento sull’AIE vedi Anemia Infettiva Equina