...i miei tesori non luccicano né tintinnano,
essi brillano nel sole e nitriscono nella notte...

 

 

Palio di Siena: un’altra rovinosa caduta dei cavalli, ma tutti fanno finta di niente come al solito.

03/07/2010

(3 luglio 2010)
Si è svolta ieri la prima prova di quest’anno del Palio di Siena, durante la quale c’è stata una rovinosa caduta di due cavalli. Uno di questi, Gammede, è rimasto a terra fin quando, a gara finita, lo avrebbero fatto rialzare per portarlo via.
Al momento non sappiamo quale sia la gravità dell’incidente e che tipo di conseguenze abbia riportato il cavallo.

Nel frattempo non possiamo fare a meno di notare, ancora una volta, l’ipocrisia e la vigliaccheria di chi organizza questo tipo di manifestazioni e di chi vi assiste, a dimostrazione che i cavalli sono solo uno strumento per questo spettacolo ormai anacronistico, il cui unico scopo è esaltare le folle e muovere un grosso giro di soldi.
Ci riferiamo al fatto che nella diretta trasmessa sul sito ufficiale del Palio (ancora visibile a questo link: http://www.paliodisiena.unisi.it/live.asp) i commentatori Nuccio Balestracci e Giacomo Luchini non fanno neanche menzione della caduta, come se non si fosse verificata. Né tantomeno fanno alcun commento, a gara finita, sull’incidente e sulla sorte del cavallo.

La stessa cosa si verifica durante la diretta trasmessa da Rai2, visibile a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=XC1fiv07Fr0
Andando al minuto 2,22 si vede chiaramente che il cavallo - caduto al secondo giro - è ancora a terra mentre gli altri percorrono il terzo giro. Anche in questo caso i commentatori fanno finta di niente, sia durante che dopo la gara. Questo lo riteniamo VERGOGNOSO dal momento che si tratta della televisione di Stato, i cui cronisti dovrebbero svolgere un servizio pubblico di informazione e non fare propaganda al Palio.

Infine, ecco come il sito www.ilpalio.org, sito autorizzato dal Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, riporta l’incidente: “Cade il Leocorno. Al secondo giro di San Martino l’Onda conduce ancora, ma in seconda posizione c’è già la Selva e dietro il Nicchio. Stessa sequenza al Casato dove cade il fantino dell’Aquila e quello della Giraffa”. Qui addirittura parlano di caduta del solo fantino, alla faccia di Gammede! Chiediamo ai contradaioli e a chi segue il Palio dov’è finito il tanto sbandierato amore per i cavalli. La risposta è in una parola: ipocrisia.

Aggiungiamo un dettaglio, che a nostro avviso non è di poco conto: guardando bene le immagini si nota che l’incidente è stato innescato da un cavallo scosso (forse lo stesso Gammede) che, inspiegabilmente, pur galoppando senza fantino e senza cavalli ad ostacolarlo, è andato a sbattere violentemente contro la barriera interna della curva, venendo poi travolto da un altro cavallo. Non è un comportamento normale per un animale abituato a scansare gli ostacoli, e ciò prova (per non pensare anche peggio) quale sia lo stato di stress e di panico a cui sono sottoposti questi animali.

Ribadiamo quanto già scritto in occasione della morte di un cavallo per un incidente alla Quintana di Foligno: il cavallo, preda per definizione, è portato naturalmente ad avere il terrore di luoghi affollati, urla, rumori, bandiere che si agitano, campi di gara circondati da persone esaltate.

Speriamo vivamente che il Dipartimento Benessere Animale del Ministero della Salute prenda atto, quanto prima, del totale disinteresse di queste manifestazioni verso il benessere degli equini e inizi seriamente a pensare di abolirle o a limitarle drasticamente.

Nel fermo immagine si nota il cavallo, caduto al giro precedente, ancora a terra


Il momento della rovinosa caduta